
Tanti sorrisi hanno acceso il Lungobisenzio. "Un mese fa eravamo a piangere ora vogliamo sognare". Tra i tifosi illustri Macrì, Cammelli, Vannucci e Sanesi.
"Un mese fa eravamo fuori dai cancelli, a piangere. Adesso vogliamo sognare". E’ la voce levatasi dalla tifoseria del Prato, poco prima dell’ingresso in campo di Asmaa Gacem, che descrive in poche parole lo stato d’animo di una "torcida" che è passata nel giro di poco tempo dallo spettro rappresentato dalla ripartenza dalla Terza Categoria ad una proprietà che si presenta decisamente solida, economicamente parlando. Questa è l’impressione degli ultras, che ieri hanno festeggiato al Lungobisenzio la presentazione della nuova dirigenza. Cori, rullo di tamburi e petardi, per uno stadio che da tempo non appariva ormai così vivo e pieno: bisogna forse risalire ai primi tempi di Orgoglio Pratese, ormai nove mesi fa, per ritrovare un entusiasmo così trascinante.
"La Ferrovia vuole vincere", il coro che più volte hanno scandito gli ultrà a sintetizzare sogni ed aspirazioni. L’arrivo sul terreno di gioco di Asmaa è da vera "star": l’amministratrice unica di Finres, nuova patrona del Prato viene salutata dai tifosi con il ritornello di una delle più celebri canzoni di Loredana Bertè. "Sei bellissima", scandiscono dalla curva, mentre la nuova numero uno della società illustra loro i motivi che hanno portato la Finres ad acquisire il sodalizio biancazzurro ed invita la tifoseria a supportare la squadra sin dal ritiro. Boati ed applausi ripetuti anche successivamente, quando il direttore sportivo Gianluca Berti ed il direttore generale Luca Saudati hanno preannunciato l’imminente arrivo di dieci giocatori a rafforzare la rosa.
Alla presentazione c’erano anche tifosi d’eccezione, come il presidente del Csl Prato Social Club Roberto Macrì ed il direttore generale Enrico Cammelli, l’ex-assessore allo sport Luca Vannucci. E come Alessandro Sanesi, imprenditore che fu tra i (numerosi) sostenitori dell’esperienza di Orgoglio Pratese ormai un decennio fa. "Quello fu un progetto che partì dal basso, stavolta è diverso – ha commentato, tornando poi sulla cordata di imprenditori locali che ha provato ad acquisire la società biancazzurra prima della Finres – penso che in ogni caso, chi acquista oggi una società fa comunque uno sforzo. Specie se si tratta dell’imprenditoria locale, considerando le difficoltà del distretto. Se ci fosse la possibilità di dare una mano alla nuova proprietà, esternamente? Non dico di no, vedremo".
La cosa certa è che il modo in cui la nuova proprietà si è presentata al tifo organizzato sembra esser stato gradito. "Una bella presentazione, indubbiamente" ha confermato Luca Pecchio, "storico" esponente della tifoseria laniera. Nessuno si sbilancia apertamente sul traguardo da raggiungere, tra i tifosi, ma considerando che sono passati sette anni dall’ultima partita del Prato fra i professionisti non c’è nemmeno bisogno di specificare quale sia il primo sogno dei supporter.
Sul terreno di gioco, dopo il saluto ai supporters, Gacem ha ricevuto dal delegato del Coni e vice-presidente della Figc Massimo Taiti un cimelio particolare in segno di benvenuto: si tratta di una spilla celebrativa risalente ai novant’anni del Prato, che il diretto interessato ricevette da Marcello Biancalani. Chissà che non possa essere di buon auspicio. Di certo c’è che, dopo lo scampato pericolo, un’intera tifoseria (se non un’intera città) vuole tornare a sognare.
Giovanni Fiorentino