SILVIA BINI
Cronaca

Alaïa e Balenciaga. Maestri del Novecento al Museo del Tessuto

La mostra omaggio a due nomi grandissimi della moda si aprirà il 25 ottobre 50 abiti straordinari, ma anche documenti d’archivio, schizzi, fotografie e video.

La presentazione della mostra pratese a Pitti Uomo

La presentazione della mostra pratese a Pitti Uomo

Sarà un omaggio alla grande moda internazionale e a due maestri della sartoria del Novecento la mostra che il Museo del Tessuto si prepara ad accogliere per celebrare i cinquant’anni della sua Fondazione. Dal 25 ottobre al 3 maggio 2026 andrà in scena "Alaïa e Balenciaga. Scultori di forma", un progetto espositivo di rilievo internazionale che metterà a confronto le visioni di due giganti della couture: Azzedine Alaïa e Cristóbal Balenciaga. Curata da Olivier Saillard, uno dei più autorevoli storici della moda a livello europeo, la mostra riunirà 50 abiti straordinari, provenienti dalla Fondazione Azzedine Alaïa e dagli archivi originali di Balenciaga a Parigi. Un corpus raro, selezionato con l’obiettivo di esplorare il dialogo silenzioso ma potente tra due concezioni del vestire che, pur appartenendo a epoche diverse, si sono influenzate e ispirate reciprocamente.

Il percorso espositivo - pensato come un vero racconto visivo - presenterà 25 creazioni di Alaïa e 25 di Balenciaga, in un gioco di corrispondenze formali, citazioni stilistiche e rimandi architettonici. Un viaggio nella bellezza delle forme pure, dei tagli scolpiti e dell’arte della costruzione sartoriale. Emblematico il confronto tra un look di Alaïa della collezione couture autunno/inverno 1986 e una giacca haute couture di Balenciaga del 1938: due capi separati da quasi mezzo secolo, ma uniti da una visione comune di equilibrio e proporzione. Oppure ancora i bolero disegnati da Alaïa per le collezioni autunno/inverno 1986 e 1989, che richiamano esplicitamente il celebre bolero creato da Balenciaga nel 1940. Non si tratta di semplici omaggi, ma di un dialogo stilistico fondato su una profonda ammirazione: Alaïa, infatti, considerava Balenciaga il suo punto di riferimento assoluto, capace di insegnargli "la grammatica del taglio" e il rigore della costruzione volumetrica.

La mostra rappresenta una nuova tappa importante per il Museo del Tessuto, uno dei luoghi italiani più attenti allo studio della moda come linguaggio culturale. Dopo le esposizioni dedicate a Gianfranco Ferré nel 2014 e a Walter Albini nel 2024, questa nuova mostra si inserisce nel solco di una programmazione che coniuga rigore scientifico e valorizzazione estetica, con una vocazione sempre più internazionale.

I visitatori potranno ammirare non solo abiti di altissima fattura, ma anche documenti d’archivio, schizzi, fotografie e video che contribuiranno a illuminare la genesi creativa delle due maison, offrendo una lettura approfondita dei processi progettuali e dell’evoluzione del concetto stesso di silhouette. Un’occasione imperdibile per appassionati, studiosi e curiosi, in un anniversario che conferma il ruolo del museo pratese come punto di riferimento per la cultura del tessile e della moda.