
Dopo l’arrivo dei cugini Colaninno a Pontedera per parlare con i sindacati si è aperto un dibattito sul futuro e le prospettive del settore
Il partito pentastellato accende l’attenzione sulle difficiltà dell’industria sul territorio. E parla anche dell’azienda leader, la Piaggio. "Una realtà storica come Piaggio deve essere tutelata per salvaguardare l’occupazione - dice Irene Galletti, coordinatrice regionale M5s e candidata nella circoscrizione di Pisa alle prossime elezioni regionali – . Per questo proponiamo un patto per l’industria che coinvolga istituzioni, sindacati e imprese nella definizione di un piano strategico mirato a investimenti, sostenibilità e tutela dei lavoratori. Vogliamo istituire un fondo regionale per sostenere le filiere produttive e favorire la riqualificazione dei lavoratori, agire sui costi energetici e rafforzare la formazione professionale, perché sono elementi decisivi per garantire competitività e sviluppo".
Una presa di posizione che arriva commentando l’esito dell’incontro tra i vertici di Piaggio e la Fiom Cgil, dove, spiega "l’azienda ha delineato una situazione difficile, segnata dalla contrazione del mercato e dalle pressioni internazionali, con un futuro ancora incerto". Per Galletti, "il quadro emerso certifica il fallimento del governo Meloni – dice –. Dal 2023 Piaggio è costretta a fare i conti con una contrazione del mercato e con una concorrenza asiatica favorita dalle politiche europee sull’elettrificazione. A tutto questo si aggiungono i costi energetici insostenibili: in Italia l’elettricità è passata da 134 euro/Mwh nel 2020 ai 166 del 2025, mentre il gas è raddoppiato da 0,31 a 0,66 euro al metro cubo. Non possiamo accettare che le nostre imprese affrontino da sole queste sfide, senza un piano industriale nazionale degno di questo nome".
Da qui l’annuncio di iniziative concrete nel prossimo Consiglio regionale. "Il nostro obiettivo - conclude - è restituire alla Toscana una politica industriale forte, capace di garantire innovazione e lavoro stabile".