
Alessandra Benvenuti sindacalista Usb ieri mattina si è incatenata nell’atrio del palazzo comunale di Pontedera
"Basta silenzio istituzionale sulla Piaggio". Con queste parole ieri Alessandra Benvenuti sindcalista Usb Rsu Piaggio ieri mattina si è incatenata nell’atrio del Comune per chiedere di essere ascoltata lei e altri rappresentanti del sindacati. "Avevamo chiesto un incontro il 3 febbraio con il sindaco Matteo Franconi. Ma non c’è stato. Ora siamo di nuovo qui perché vogliamo che ci ascolti". "Ci chiediamo dove sono coloro che dovrebbero rappresentare e tutelare il territorio, le lavoratrici e i lavoratori? Il silenzio con cui stanno accogliendo le scelte unilaterali di Piaggio è inaccettabile – ha tuonato l’Usb – Le amministrazioni locali sembrano sempre pronte a stendere il tappeto rosso alla proprietà in occasione di celebrazioni e passerelle, ma si eclissano ogni volta che bisognerebbe difendere concretamente i diritti di chi lavora. Non muovono un dito quando un’azienda decide di fermare la produzione e scaricare il costo sui lavoratori, utilizzando ferie, permessi e, successivamente, anche la cassa integrazione".
Benvenuti ha atteso incatenata il primo cittadino che dopo poco tempo ha aperto le porte alla delegazione dell’Usb. "Il sindaco ci ha ricevuto e noi gli abbiamo ribadito le nostre perplessità e la nostra rabbia: abbiamo fatto richiesta di un integrazione agli ammortizzatori sociali, di diminuire le precarizzazione nello stabilimento di Pontedera, di garantire salute e sicurezza nel posto di lavoro e sapere quali sono le prospettive future per i lavoratori e Pontedera, chiedendo anche un consiglio comunale aperto che metta al centro i lavoratori e le lavoratrici Piaggio e il indotto. Il Sindaco ha preso in carico le nostre rivendicazioni, promettendo di chiedere un incontro alla proprietà".