CARLO BARONI
Cronaca

Montopoli nel mondo del tartufo: "Vogliamo aiutare a valorizzarlo"

Vanni e Gabbanini spiegano le scelte attorno al Re dei Boschi: "Siamo pronti a fare squadra con tutti"

Il sindaco Linda Vanni e l’assessore Gabbanini illustrano i programmi di Montopoli per il tartufo: in ottobre una rassegna dedicata al bianco

Il sindaco Linda Vanni e l’assessore Gabbanini illustrano i programmi di Montopoli per il tartufo: in ottobre una rassegna dedicata al bianco

Una terra di tartufi, Montopoli. Il Comune ha anche mappato le aree tartufigene per valorizzare quella che è una risorsa strategica: per l’enogastronomia, il commercio, il turismo, la cultura. "Stiamo entrando in questo mondo in punta di piedi, con l’obiettivo di portare il nostro contributo al mondo del tartufo che per il Valdarno, e per la Toscana, è di primaria importanza", dice la sindaca Linda Vanni, con a fianco l’assessore al turismo Marzio Gabbanini, che sta lavorando per fare del Re dei Boschi un volano anche per Montopoli. Ci sono delle scelte politiche precise e mirate intorno alle iniziative ai nastri di partenza e a quelle che verranno.

"La sinergia con l’associazione tartufai delle colline sanminiatesi è fondamentale – spiega Gabbanini –. Allo stesso tempo sappiamo bene che il tartufo è un bene di cui anche Montopoli è ricca (dal nero, al bianco al marzuolo) e può aiutarci a sostenere il commercio e il turismo. Può farlo tutto l’anno, avvicinando al nostro territorio non solo un turismo specializzato, ma anche un flusso locale, fatto di famiglie del Comprensorio, di visitatori delle province limitrofe, a cui offrire il lavoro delle nostre attività – come bar, pizzerie, ristoranti – i prodotti tipici come vino e miele, e allo stesso tempo le tante altre bellezze che abbiamo e di cui andiamo fieri". La parola d’ordine è fare squadra. Nessuna competizione.

"Con questo spirito siamo entrati nell’associazione nazionale Città del Tartufo – dicono i due amministratori –. E con lo stesso spirito collaboriamo con i tartufai e siamo pronti a farlo anche con le altre terre del tartufo, vicine e lontane". Si comincia con il nero, per la prima rassegna enogastronomica dedicata al tartufo. Per i mesi di agosto e settembre, ogni giovedì (stasera la prima tappa al ristorante L’Eremita), i locali che hanno aderito all’iniziativa proporranno a turno un menù interamente dedicato per esaltare il principe della tavola estiva: il nero, appunto. Un prodotto d’eccellenza e a prezzi popolari. I bar, ad esempio, offriranno il tartufo nel menù dell’aperitivo.

"Un modo per valorizzare le eccellenze enogastronomiche e incrementare il senso di appartenenza a una comunità", spiegano ancora Vanni e Gabbanini. Questo è solo il primo passo. Ci sarà, ovviamente, spazio anche per il bianco, il diamante della tavola. Il progetto è in cantiere per il prossimo ottobre: una due giorni, o tre giorni, di rassegna dedicata alle pepite più pregiate. È l’inizio di un percorso che vedrà il prelibato prodotto protagonista tutto l’anno. A primavera è tempo di marzuolo.

Carlo Baroni