
Il sopralluogo al reparto del dialisi nei giorni scorsi
Il nuovo reparto di Dialisi dell’ospedale Lotti di Pontedera lunedì scorso 1 settembre non ha aperto le sue porte. Quella era la data promessa dal sindaco, su indicazioni dell’Asl tre settimane fa. Le opposizioni e l’Aned attaccano, Franconi chiede scusa e anche la direzione dell’Asl interviene per fare il punto ed esprimere il suo disappunto nei confronti della ditta appaltatrice. In tutto questo i più preoccupati sono i pazienti che da anni aspettano un nuovo reparto per potersi curare e che invece sbattono ogni volta in promesse poi puntualmente smentite dai fatti.
"Una situazione vergognosa che penalizza i pazienti, senza tralasciare lo spreco di soldi pubblici visti i costi elevati del noleggio dei container ed il protrarsi dei lavori" dice Elena Meini della Lega. "Mi sono recato personalmente sul posto per verificare – così il consigliere comunale di Fratelli d’Italia, Gian Paolo Quercetani – ma la realtà è stata ancora una volta desolante: reparto chiuso, pazienti ancora nei container. Uno spettacolo vergognoso, l’ennesima promessa mancata, l’ennesima bugia a spese della salute pubblica".
Il sindaco Matteo Franconi dà ragione alle lamentele di Maria Cristina Venturi dell’Associazione Emodializzati Dialisi e Trapianti e si scusa. "Mi dispiace e mi scuso per aver creato un’aspettativa che non si è concretizzata nei termini che avevo riferito pubblicamente – dice il primo cittadino pontederese –. Dopo tutto il tempo trascorso e i ritardi accumulati in questi anni (per ragioni tecniche, operative e burocratiche e non certo per volontà politiche e aziendali) la data che mi era stata fornita con un documento ufficiale (ricevuto a inizio agosto) indicava esplicitamente l’attivazione per il 1° settembre". E ancora. "Voglio solo sperare – dice Franconi – anzi pretendere a nome della città, che si tratti di un ritardo di una manciata di giorni. Mi assumo io la responsabilità di metterci la faccia e l’onere di scusarmi in primis con i pazienti e poi con l’associazione".
La direzione Asl Toscana Nord Ovest fa il punto. "Ad oggi – spiegano – l’impresa appaltatrice Progeco, nonostante i numerosi solleciti formali, non ha fornito le certificazioni dei materiali e le dichiarazioni di conformità necessarie per concludere le pratiche autorizzative da inviare alla Regione Toscana, senza le quali non è possibile avviare l’attività sanitaria. Siamo consapevoli dei ritardi ma vorrei sottolineare stiamo agendo in maniera ferma nei confronti della ditta mettendo in atto tutte le azioni possibili a nostra disposizione. Confidiamo in una rapida conclusione di queste ultime fasi del percorso".
I lavori alla struttura sono terminati e il 28 agosto è stato svolto un sopralluogo dalla commissione di accreditamento, che avuto esito positivo. "Rimaniamo in attesa – affermano dall’ufficio tecnico dell’Asl – che Progeco entro pochi giorni, come ci ha assicurato, invii la documentazione, in caso contrario procederemo con ulteriori azioni di rivalsa".