LUCA BONGIANNI
Cronaca

La dialisi è ancora chiusa. L’Asl attacca la ditta. Franconi: "Mi scuso"

L’azienda sanitaria punta il dito: "Stiamo agendo in maniera ferma". Il sindaco: "Ho alimentato false aspettative". E l’opposizione insorge.

Il sopralluogo al reparto del dialisi nei giorni scorsi

Il sopralluogo al reparto del dialisi nei giorni scorsi

Il nuovo reparto di Dialisi dell’ospedale Lotti di Pontedera lunedì scorso 1 settembre non ha aperto le sue porte. Quella era la data promessa dal sindaco, su indicazioni dell’Asl tre settimane fa. Le opposizioni e l’Aned attaccano, Franconi chiede scusa e anche la direzione dell’Asl interviene per fare il punto ed esprimere il suo disappunto nei confronti della ditta appaltatrice. In tutto questo i più preoccupati sono i pazienti che da anni aspettano un nuovo reparto per potersi curare e che invece sbattono ogni volta in promesse poi puntualmente smentite dai fatti.

"Una situazione vergognosa che penalizza i pazienti, senza tralasciare lo spreco di soldi pubblici visti i costi elevati del noleggio dei container ed il protrarsi dei lavori" dice Elena Meini della Lega. "Mi sono recato personalmente sul posto per verificare – così il consigliere comunale di Fratelli d’Italia, Gian Paolo Quercetani – ma la realtà è stata ancora una volta desolante: reparto chiuso, pazienti ancora nei container. Uno spettacolo vergognoso, l’ennesima promessa mancata, l’ennesima bugia a spese della salute pubblica".

Il sindaco Matteo Franconi dà ragione alle lamentele di Maria Cristina Venturi dell’Associazione Emodializzati Dialisi e Trapianti e si scusa. "Mi dispiace e mi scuso per aver creato un’aspettativa che non si è concretizzata nei termini che avevo riferito pubblicamente – dice il primo cittadino pontederese –. Dopo tutto il tempo trascorso e i ritardi accumulati in questi anni (per ragioni tecniche, operative e burocratiche e non certo per volontà politiche e aziendali) la data che mi era stata fornita con un documento ufficiale (ricevuto a inizio agosto) indicava esplicitamente l’attivazione per il 1° settembre". E ancora. "Voglio solo sperare – dice Franconi – anzi pretendere a nome della città, che si tratti di un ritardo di una manciata di giorni. Mi assumo io la responsabilità di metterci la faccia e l’onere di scusarmi in primis con i pazienti e poi con l’associazione".

La direzione Asl Toscana Nord Ovest fa il punto. "Ad oggi – spiegano – l’impresa appaltatrice Progeco, nonostante i numerosi solleciti formali, non ha fornito le certificazioni dei materiali e le dichiarazioni di conformità necessarie per concludere le pratiche autorizzative da inviare alla Regione Toscana, senza le quali non è possibile avviare l’attività sanitaria. Siamo consapevoli dei ritardi ma vorrei sottolineare stiamo agendo in maniera ferma nei confronti della ditta mettendo in atto tutte le azioni possibili a nostra disposizione. Confidiamo in una rapida conclusione di queste ultime fasi del percorso".

I lavori alla struttura sono terminati e il 28 agosto è stato svolto un sopralluogo dalla commissione di accreditamento, che avuto esito positivo. "Rimaniamo in attesa – affermano dall’ufficio tecnico dell’Asl – che Progeco entro pochi giorni, come ci ha assicurato, invii la documentazione, in caso contrario procederemo con ulteriori azioni di rivalsa".