LUCA BONGIANNI
Cronaca

Il Pd e il caso Sonia Luca. Duro confronto nella notte. Siglata la tregua a tempo

La riunione è finita a tarda ora dopo una lunga serie di interventi. Papiani: "Continua a mancare la spiegazione da parte di chi ha deciso".

La riunione del Pd al circolo del Romito. Sotto, Sonia Luca

La riunione del Pd al circolo del Romito. Sotto, Sonia Luca

Una riunione finita a tarda notte nelle stanze del circolo del Romito ha dato il via ad una pace a tempo tra gli iscritti al Pd pontederese e i vertici del partito. Perché se da una parte l’assemblea del Partito Democratico, che si era autosospesa dopo il caso che ha visto Sonia Luca estromessa all’ultimo minuto dalle candidature per le regionali, ora si dice pronta a correre compatta in sostegno alla candidatura di Eugenio Giani, dall’altra ha chiesto al responsabile dell’organizzazione del Pd, il vice-Schlein per intendersi, Igor Taruffi, un nuovo incontro immediatamente dopo le elezioni.

L’incontro di venerdì sera era stata chiesto proprio per avere delucidazioni sulle motivazioni che hanno portato all’esclusione netta e senza appello della già assessora comunale a Pontedera, Sonia Luca, rimasta fuori dalla lista pisana delle candidature Dem. Una lista che peraltro è stata consegnata incompleta, o meglio composta da solo 7 candidati e candidate, 4 uomini e 3 donne, dopo il passo indietro di Katia Lazzereschi, che ha rinunciato alla candidatura proprio per far posto alla Luca, così tanta voluta dal Pd pontederese e dalla Valdera.

All’incontro si è presentato Taruffi ed il commissario della Federazione di Pisa, Vinicio Peluffo. Non si è visto il terzo invitato, il segretario regionale del Partito Democratico, Emiliano Fossi. E c’è chi durante il dibattito ne ha chiesto addirittura le dimissioni. Durante l’accesa discussione hanno preso la parola diverse personalità di spicco del partito locale, tra cui gli ultimi tre sindaci pontederesi, Paolo Marconcini, Simone Millozzi e l’attuale Matteo Franconi ma anche il presidente del Consiglio comunale, Marco Salvadori, e la stessa Sonia Luca. Oltre alle condanne dei metodi usati, la domanda ai funzionari del partito era sempre la stessa: perché?. Una domanda che non ha trovato una chiara risposta.

"Ringrazio i funzionari che sono venuti a confrontarsi – dice Francesco Papiani, segretario del Pd di Pontedera – ma continua a mancare la spiegazione da parte di chi effettivamente ha deciso. L’assemblea non si ritiene pienamente soddisfatta delle spiegazioni ricevute. Tanto che il responsabile dell’organizzazione ha promesso di tornare dopo la fine delle elezioni, perché il percorso di cambiamento del partito provinciale deve continuare ed è evidente che c’è un dualismo che non funziona e blocca spesso le decisioni. Tutto quello che è successo ha rafforzato questa contrapposizione e si è persa l’occasione di valorizzare ottime candidature che andassero oltre questo dualismo. Ciò detto, siccome nessuno di noi ha qualcosa contro il presidente Giani ed il programma del Pd che tutti approviamo, per senso di responsabilità abbiamo deciso di revocare l’autosospensione per il periodo dell’elezioni e fare campagna elettorale per il Pd come abbiamo sempre fatto. Dopodiché attendiamo questi nuovi incontri dopo le elezioni, per superare il commissariamento che attanaglia la nostra provincia". Intanto, oggi alle 12.30, alla Stella Azzurra, è atteso il presidente del Pd, Stefano Bonaccini.