ILENIA PISTOLESI
Cronaca

Edilizia acrobatica per far rinascere la grande torre

POMARANCE Il ‘gigante buono’ rinasce come una fenice, grazie all’ingegno dell’uomo e alle tecnologie geotermiche: si sono conclusi i lavori di...

POMARANCE Il ‘gigante buono’ rinasce come una fenice, grazie all’ingegno dell’uomo e alle tecnologie geotermiche: si sono conclusi i lavori di...

POMARANCE Il ‘gigante buono’ rinasce come una fenice, grazie all’ingegno dell’uomo e alle tecnologie geotermiche: si sono conclusi i lavori di...

POMARANCEIl ‘gigante buono’ rinasce come una fenice, grazie all’ingegno dell’uomo e alle tecnologie geotermiche: si sono conclusi i lavori di restyling della torre di raffreddamento della centrale geotermica di Serrazzano, nel territorio di Pomarance, coordinate dal personale tecnico specialistico di Enel Green Power. La struttura industriale, dopo i controlli tecnici del team Enel di gestione dei cantieri geotermici manutenzione e del team dell’area geotermica "Lago Boracifero", è stata inserita nel programma di manutenzione straordinaria per un intervento strutturale di rifacimento interno. L’investimento complessivo è stato superiore ai 3 milioni di euro. Le attività, dopo la fase di progettazione, sono iniziate a fine 2024 e si sono concluse a fine maggio per rimettere in produzione la torre agli inizi di giugno. Un’operazione di grande ingegneria e complessità, che nel dettaglio è consistita nella ricostruzione completa della struttura di scambio termico interno alla grande struttura evaporativa, che ha la funzione di raffreddare l’acqua di ciclo alla fine del processo di produzione di energia elettrica e per reiniettarla in parte nel sottosuolo, in modo da mantenere in equilibrio il ciclo di coltivazione geotermico. Si è trattata di una sfida tecnologica e operativa che ha dato un risultato di grande livello. La torre di Serrazzano, che è costruita in cemento armato e funziona a tiraggio naturale, ha un’altezza di circa 70 metri ed un diametro della vasca alla base di 52 metri, misure che le consegnano lo scettro della torre refrigerante più grande di tutto il parco geotermico toscano e italiano. Circa 19mila le ore lavorate, con una presenza media di oltre 20 operai e tecnici tra ditte specializzate e personale Enel Green Power nei 6 mesi di cantiere. Spettacolare è stato l’utilizzo di specialisti di edilizia acrobatica.