LUCA BONGIANNI
Cronaca

Piano operativo, polemica: "Costruzioni più costose per il battente idraulico"

Accolta la richiesta di proroga di Fratelli d’Italia per presentare le osservazioni. La minoranza: "In via Palermo operazione che snatura una zona strategica".

PONTEDERAVoto di astensione da parte dei consiglieri di Fratelli d’Italia all’adozione del nuovo Piano Operativo Comunale, approvato giovedì dalla maggioranza in Consiglio comunale. Adesso i cittadini avranno tempo fino al 30 settembre per presentare le osservazioni. Un termine chiesto ed ottenuto proprio dai consiglieri di FdI. "Accogliamo con favore che l’amministrazione comunale abbia accolto la proposta di Fratelli d’Italia di prorogare al 30 settembre il termine per la presentazione delle osservazioni al Poc – dicono –. Senza questo rinvio, la scadenza sarebbe caduta nel pieno della stagione estiva, impedendo a professionisti, tecnici e cittadini di esprimere osservazioni puntuali, approfondite e migliorative. Ma ci chiediamo: perché non ci ha pensato la maggioranza? Ancora una volta dimostrano di governare con superficialità e senza rispetto per la partecipazione. Il Poc è stato scritto altrove, senza aver mai coinvolto i consiglieri comunali. In pochi giorni ci è stato chiesto di analizzare un piano costruito in anni".

Poi entrano nel contenuto del documento. "Tra i casi più rilevanti – dicono i consiglieri – c’è quello di via Palermo, nel cuore del polo scolastico. La zona era destinata ad usi scolastici ed è stata venduta all’asta ad un prezzo stracciato. Ora con il Poc diventa edificabile per uso residenziale, commerciale e direzionale. Un’operazione che snatura l’identità di un’area strategica per l’educazione pubblica. Un’altra criticità è la viabilità. Il nuovo collegamento tra via King e via Loi trasformerebbe un quartiere tranquillo in un asse di passaggio con più traffico, meno qualità della vita, meno valore per le case. Noi pensiamo che le due aree debbano restare ben distinte, per tutelare la qualità della vita dei residenti. Infine, l’innalzamento del battente idraulico rende le costruzioni sempre più costose per cittadini e imprese penalizzando ulteriormente gli investimenti, già scarsi, sul nostro territorio. Una situazione figlia di anni di inazione da parte della Regione Toscana. Mancano interventi strutturali a monte, come le casse di espansione, e oggi siamo costretti a progettare città su palafitte. E qui la responsabilità politica ha un nome chiaro: Partito Democratico".