
Elena Casarosa, dirigente scolastico dell’Istituto tecnico Cattaneo di San Miniato
SAN MINIATO"Con serenità ritengo che l’istituto che rappresento e la commissione di esame di Stato abbiano operato con correttezza, trasparenza e competenza nei confronti dello studente Leonardo Fogli, così come hanno fatto con tutte le studentesse e gli studenti. Lo sfogo della famiglia, raccolto dalle vostre colonne, non getta alcuna ombra sul nostro operato". E’ la conclusione della nota stampa divulgata dalla professoressa Elena Casarosa, dirigente scolastico dell’Istituto tecnico Cattaneo di San Miniato in risposta all’articolo "Bocciato alla maturità, duello legale. Genitori: ’Valutazione non obiettiva’" pubblicato sull’edizione di mercoledì del nostro giornale nel quale sono riportate le critiche e le considerazioni di Stefania e Lorenzo Fogli, genitori di Leonardo, bocciato all’esame di maturità. "Non è al momento presente alcun ’duello legale’ – precisa Casarosa – Infatti, all’istituto non è stato notificato alcun ricorso al tribunale amministrativo. La famiglia ha presentato la richiesta di accesso agli atti il primo luglio e l’istituto li ha forniti l’11 luglio, con integrazione del 23 luglio. La famiglia ha richiesto gli atti degli scrutini relativi ai due anni precedenti, ma le decisioni degli organi collegiali e delle commissioni d’esame sono atti definitivi e sono impugnabili al Tar entro 60 giorni o con ricorso straordinario al Presidente della Repubblica entro 120 giorni. Appare chiaro che i termini per ricorrere contro le decisioni assunte nel giugno 2023 e agosto 2024 sono ampiamente scaduti".Porta chiusa. "La prova orale dello studente si è svolta il 26 giugno in cui a San Miniato la temperatura massima registrata è stata 31,9 gradi e, presumibilmente, la porta se era chiusa certamente non lo era per impedire l’accesso ma per mantenere il poco refrigerio dato da un condizionatore portatile messo a disposizione dalla scuola – aggiunge la preside Casarosa – Del resto la famiglia stessa afferma di aver assistito, insieme ad un’ampia platea, al colloquio. Le prove, in sede di esame di stato, hanno avuto tutte una valutazione insufficiente. I 28 punti del credito scolastico hanno rappresentato il percorso scolastico dello studente".La comunicazione alla famiglia. "L’esito dell’esame è pubblicato, contemporaneamente per tutti i candidati di ciascuna classe, al termine delle operazioni – conclude la dirigente Elena Casarosa – tramite affissione di tabelloni presso l’istituzione scolastica nonché distintamente per ogni classe, nell’area documentale riservata del registro elettronico. Appare chiaro dalle disposizioni vigenti che non è contemplata una preventiva comunicazione al candidato degli esiti dello scrutinio. La legislazione vigente prevede che l’esame di stato sia condotto da una commissione composta da un presidente esterno, tre commissari esterni e tre commissari interni, non da famiglia e testimoni presenti all’orale. Non emergono dall’articolo motivi per cui la commissione di esame di stato e la scuola, come affermato dai genitori, abbiano dimostrato scarsa obiettività e spirito di rivalsa nei confronti dello studente. Lo stesso legale della famiglia nell’articolo ammette la completa regolarità degli atti prodotti dalla scuola e dalla commissione".