GABRIELE NUTI
Cronaca

Bambini esclusi dai nidi. La protesta delle famiglie. C’è anche una petizione

“Tutto questo accade nonostante i nostri figli frequentino già le strutture. Abbiamo presentato la riconferma nei termini. E’ la burocrazia a prevalere”

La protesta delle famiglie dei bambini esclusi dall’asilo nido (foto d’archivio)

La protesta delle famiglie dei bambini esclusi dall’asilo nido (foto d’archivio)

Pontedera, 2 luglio 2025 – “Alcuni bambini sono stati esclusi dall’asilo nido a Pontedera nonostante frequentassero regolarmente la struttura e le famiglie avessero presentato, nei termini previsti, la domanda di riconferma”. Le famiglie escluse dai nidi hanno avviato una petizione on line per “chiedere una riforma reale, efficace, giusta in tempi adeguati”. Chi vuole può firmare collegandosi alla pagina https://chng.it/FRLjgJBkzn .

“La burocrazia della domanda è stata ulteriormente complicata dall’annullamento, da parte del Comune di Pontedera – scrivono le famiglie – delle prime accettazioni effettuate il 30 maggio a causa di errori materiali nella rielaborazione delle graduatorie. Siamo state costrette a ripetere l’accettazione. A settimane di distanza risultiamo ancora escluse dal servizio. I bambini, già pienamente inseriti nel loro percorso educativo e relazionale, rischiano concretamente di perdere il proprio posto da settembre. Una scelta che, per come si è svolta, appare inaccettabile dal punto di vista non solo amministrativo, ma etico ed educativo. Confidiamo in un gesto responsabile da parte delle istituzioni che, qualora lo volessero, avrebbero a disposizione strumenti, margini e discrezionalità amministrativa per sanare la situazione. Di fronte a un bando che richiedeva in appena cinque giorni la conferma di un diritto essenziale per la vita familiare e per la continuità educativa dei bambini, ci siamo trovate sole a dover fare affidamento su comunicazioni impersonali, generiche e inadeguate. Nessun contatto telefonico, nessun sollecito diretto, nessuna verifica da parte dell’amministrazione ha accompagnato questa procedura così delicata”.

“Anche l’Unione Valdera ha successivamente ammesso che il sistema necessita di essere rivisto – concludono le famiglie i cui figli sono esclusi dai nidi – Ma come spesso accade, quando si utilizzano modalità senza una visione partecipativa, a pagare il prezzo dell’inefficienza sono proprio coloro che il sistema dovrebbe proteggere, cioè i bambini e le loro famiglie. Non chiediamo privilegi, ma il rispetto di valori fondamentali, la continutà educativa, l’affidabilità della comunicazione pubblica e la tutela dei diritti dei bambini. Una mancata conferma determinata da una comunicazione disorganica e contraddittoria, con telefonate per annullare, ma non per ricordare una scadenza così basilare, rischia di produrre un danno educativo profondo, con ricadute organizzative, emotive e lavorative per le famiglie. E soprattutto con un trauma inutile per bambini costretti a perdere il proprio contesto affettivo e relazionale che si ritroveranno a ri-eseguire un nuovo inserimento. In altri Comuni della Valdera, pur con procedure simili, la gestione risulta più attenta, solidale e concreta. A Pontedera, invece, si lascia che la burocrazia prevalga sul buon senso”.