
La denuncia di alcuni genitori che hanno i figli iscritti agli spazi gioco da gennaio senza più bonus
"Ci hanno lasciati scoperti da gennaio a luglio. Sette mesi senza alcun rimborso, oltre duemila euro da pagare di tasca nostra". È la denuncia di un genitore di Montemurlo, padre di una bambina di due anni, che frequenta uno spazio gioco all’interno della biblioteca comunale. Il problema riguarda la sospensione del bonus asilo nido erogato dall’Inps, su cui molti nuclei familiari facevano affidamento per sostenere le spese educative dei più piccoli.
La questione nasce da una sovrapposizione – o meglio, da una mancata armonizzazione – tra due misure diverse: il bonus asilo nido Inps, segue l’anno solare e per il 2024 ha coperto le rette fino a dicembre, mentre il progetto ’Nidi gratis’ della Regione Toscana, è valido invece da settembre a luglio, secondo il calendario scolastico.
"Fino a dicembre 2024 è andato tutto bene - spiega il genitore -. A gennaio ho ripresentato la domanda per il bonus Inps, ed è stata accolta. A marzo però è uscita una circolare, la numero 60, che ci ha gelati".
Con quella circolare, infatti, l’Inps ha dichiarato che per l’anno solare 2025 non rimborserà più le spese per gli spazi gioco, come quello frequentato dalla figlia dell’uomo. Una decisione che interrompe quanto era stato concesso nel 2024, lasciando le famiglie prive di copertura per oltre metà anno e senza nessuna informazione preventiva.
"Ormai questi mesi sono satti persi e non è ancora finita perché gli asili e lo spazio gioco vanno avanti fino a luglio, quindi siamo costretti a continuare a pagare", denuncia ancora il padre. "Tutta la classe che frequenta mai figlia è nella stessa situazione, siamo decine di genitori". Un pasticcio burocratico che rischia di pesare enormemente sui bilanci familiari. E che solleva un interrogativo più ampio: come è possibile che due strumenti pubblici, entrambi pensati per aiutare i genitori, finiscano per escludere chi ha bisogno di continuità?
"Per il prossimo anno scolastico - conclude - abbiamo già fatto richiesta della misura pensata per la Regione che resterà valida da inizio a fine anno".
Silvia Bini