LUCA AMODIO
Cronaca

Le due mamme di Anghiari sperano: "La sentenza della Consulta è uno spiraglio dopo due anni"

Una delle due donne ha partorito con la fecondazione assistita in Spagna ma l’ovulo è dell’altra. Chiedono il riconoscimento come genitori dal 2023.Il loro avvocato Ramona Borri: "Arma in più".

La sentenza della Corte Costituzionale ieri è stata considerata molto importante per le coppie di donne

La sentenza della Corte Costituzionale ieri è stata considerata molto importante per le coppie di donne

AREZZO"Adesso si apre uno spiraglio". Le parole sono dell’avvocata Ramona Borri, legale delle due mamme di Anghiari, e suonano come una speranza concreta dopo due anni di attesa e incertezze. Dal giugno 2023, infatti, pende davanti al tribunale per i minorenni di Firenze un ricorso presentato dalla coppia per chiedere l’adozione dei due gemelli da parte della madre genetica — colei che ha donato gli ovuli, ma che la legge italiana, finora, non ha mai riconosciuto come madre legale – Quel ricorso potrebbe oggi cambiare destino. Perché, come sottolinea Borri, "adesso i giudici del tribunale dei minori avranno davanti a loro una sentenza della Corte Costituzionale che sancisce come incostituzionale il divieto per la madre intenzionale di riconoscere come proprio il figlio nato in Italia da procreazione medicalmente assistita legittimamente praticata all’estero. Tra l’altro la sentenza adesrisce ancora di più al caso di specie perché la non partoriente è propro la madre genetica e biologica".

La decisione di ieri della Consulta (sentenza n. 68/2025) ha dichiarato parzialmente incostituzionale l’articolo 8 della legge 40/2004, nella parte in cui impedisce alla madre intenzionale — cioè la donna che ha espresso consenso informato alla Pma insieme alla madre biologica — di procedere al riconoscimento del figlio.Secondo la Corte, questa limitazione viola i diritti costituzionali del minore, in particolare gli articoli 2 (tutela dell’identità personale), 3 (uguaglianza) e 30 (diritti del minore ad avere due genitori responsabili). Nel caso di Anghiari, i due gemelli sono nati grazie alla Pma effettuata in Spagna. Una delle due madri li ha partoriti, l’altra ha fornito gli ovuli. Finora, l’unica strada percorribile in Italia era l’adozione in casi particolari che non garantisce sin da subito lo status di figlio legittimo e comporta un iter giudiziario lungo e incerto. Oggi quella strada potrebbe non essere più necessaria. Le sentenze della Corte Costituzionale sono immediatamente applicabili: la norma dichiarata incostituzionale cessa di avere efficacia dal momento della pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, e i giudici devono adeguarvisi. Tuttavia, sul piano amministrativo, le applicazioni pratiche potrebbero incontrare dei ritardi. L’ufficio anagrafe di Anghiari, con ogni probabilità, attenderà una circolare esplicativa del Ministero dell’Interno prima di modificare le proprie procedure operative.

Nel frattempo, però, il quadro giuridico è cambiato. E anche per questa famiglia, da tempo sospesa tra norme obsolete e vuoti legislativi, potrebbe essere finalmente arrivato il momento di vedersi riconosciuta per quello che è: una famiglia, con pari diritti.

Luca Amodio