ILARIA VALLERINI
Cronaca

Arriva il via libera dalla Prefettura: "La bandiera della pace resta. Potrà sventolare dal municipio"

Entusiasta il sindaco di Pomarance, Graziano Pacini: "Presto anche un tavolo sulla sicurezza stradale"

Bandiera della pace sulla facciata del Comune di Pomarance? "Caso chiuso, potrà restare lì". Parola del primo cittadino Graziano Pacini che, uscito vittorioso da questa battaglia, ha voluto ringraziare pubblicamente con un post sui social il prefetto Maria Luisa D’Alessandro. "La ringrazio per avermi chiamato in merito stamattina (ieri per chi legge, nrd). È stato agevole il chiarimento, a questo punto direi definitivo rispetto alle ripetute segnalazioni pervenutele. La bandiera della pace lì può stare! E lì starà! – esulta Pacini –. La ringrazio anche per la cortesia dimostrata, la disponibilità al dialogo non nuova".

Nel corso della chiamata tra Pacini e D’Alessandro si è discussa anche un’altra vicenda legata al tema della sicurezza stradale sul territorio, nello specifico sui raid delle moto pirata nella zona. "Ringrazio il prefetto anche per avermi assicurato che presto convocherà quell’incontro da noi richiesto sulla sicurezza stradale legata ai raid di moto pirata che sta particolarmente a cuore alle nostre comunità".

Al centro della controversia, la bandiera della pace esposta dal sindaco di Pomarance sulla facciata del municipio, alla finestra del suo ufficio. La diatriba, nata dalla segnalazione di alcuni cittadini alla prefettura di Pisa, ha portato il prefetto a prendere inizialmente posizione. La richiesta del prefetto, inviata al sindaco con una missiva, invitava a una "rivalutazione della collocazione della bandiera" e si basa sul principio che sugli edifici pubblici dovrebbero sventolare esclusivamente le bandiere istituzionali, ovvero quella italiana e quella europea.

Nonostante il richiamo formale, il sindaco Pacini ha confermato la sua intenzione di non rimuovere la bandiera, considerandola un simbolo di valori morali e universali. La sua posizione, ha spiegato il primo cittadino, si fonda sulla convinzione che il vessillo non offende in alcun modo le bandiere istituzionali, essendo esposto in un punto diverso e senza generare confusione. Pacini ha sottolineato che questa scelta è supportata anche da una recente giurisprudenza. A sostegno della scelta del sindaco erano arrivati nei giorni scorsi numerosi messaggi di solidarietà e vicinanza. Ora è il caso di dirlo, si può mettere finalmente la parola "fine" alla vicenda.