CARLO BARONI
Cronaca

Addio allo storico notaio. Oggi il saluto ad Andolfi: "Fu colonna della zona"

Si è spento all’età di 90 anni: era originario di San Giorgio a Cremano. Si occupò degli atti per l’Interporto e della villa di Sordi a Castiglioncello.

Il notaio Francesco Andolfi si è spento a Pisa all’està di 90 anni

Il notaio Francesco Andolfi si è spento a Pisa all’està di 90 anni

Se n’è andato un professionista che è stata una delle colonne della crescita del Comprensorio del Cuoio e della pelle. Nella notte del 4 settembre, qualche ora prima dell’alba, si è spento serenamente all’età di novant’anni, circondato dall’affetto dei suoi cari, il notaio Francesco Andolfi. Personaggio molto noto nella zona e anche oltre, è stato un professionista apprezzato e stimatissimo. Mai dimenticato, Andolfi aveva scrupolosamente esercitato, per oltre trent’anni, la professione di notaio prima a Castelfranco e poi a Santa Croce, divenendo un punto di riferimento importante prima di tutto per le persone e le famiglie, ma anche per gli imprenditori e le imprese e, non ultimo, per le istituzioni e le associazioni locali.

Figlio di un metalmeccanico, Andolfi era nato a San Giorgio a Cremano. Dopo la laurea aveva anche vinto un concorso in Fiat, e doveva entrare al lavoro, quando "passò" l’esame per diventare notaio. Quindi l’arrivo nella zona del Cuoio dove, per qualche tempo, continuò ad esercitare anche la professione di insegnante di diritto all’istituto tecnico Cattaneo di San Miniato.

Dal suo studio notarile sono passati atti che hanno segnato anche capitoli di storia: dall’acquisizione di tutta l’area dell’interporto all’immobiliare dell’allora Carismi per ben 25 miliardi del vecchio conio, alla compravendita della celebre villa di Alberto Sordi a Castiglioncello. Intelligente, elegante, raffinato e molto colto, Andolfi amava la propria professione di esperto giurista, ma era al contempo un grande appassionato di natura e viaggi, di lettura, di politica, di arte e di cinema. Dal carattere apparentemente schivo e riservato, è stato capace di relazioni personali autentiche, entrando nel cuore di tutte le persone che lo hanno incontrato per l’affabilità, la grande generosità e la particolare simpatia, arricchita dal lieve, ma inconfondibile accento napoletano. Si era volontariamente ritirato dall’attività professionale nel 2006 – prima dell’età della pensione – per dedicarsi ai suoi interessi privati, ma aveva mantenuto un profondo legame affettivo con tutti gli impiegati e collaboratori che nel tempo si erano succeduti nel suo storico studio notarile. Insieme a loro e a pochi altri intimi aveva allegramente festeggiato, appena due mesi fa, il novantesimo compleanno.

Alla famiglia, agli amici, agli ex dipendenti e collaboratori resta, oltre ai numerosi ricordi di vita e ai regali dai viaggi lontano, l’affetto sincero e paterno di una persona buona. Le esequie si svolgeranno oggi pomeriggio alle 16 a Pisa – città dove ha sempre vissuto – nella chiesa di San Michele degli Scalzi.

Carlo Baroni