LINDA MEONI
Cronaca

Vita alle foreste distrutte. Giorgio Tesi e Federparchi: "Insieme per la natura"

L’azienda vivaistica pistoiese fornirà le piante agli affiliati dell’associazione. Alla sigla dell’accordo anche il sottosegretario all’Agricoltura, Patrizio La Pietra. Tesi: "Orgogliosi di vedere riconosciuta la nostra produzione eco sostenibile".

Luca Santini di Federparchi, il sottosegretario La Pietra e Fabrizio Tesi

Luca Santini di Federparchi, il sottosegretario La Pietra e Fabrizio Tesi

Là dove la natura riscrive irreversibilmente il corso delle cose, ecco la mano dell’uomo, a intervenire per mitigare gli effetti del cambiamento climatico, per ripopolare zone verdi a serio rischio deforestazione, per restituire ossigeno e quindi vita. Nuovo e importante accordo (in forma triennale) siglato formalmente nella sede generale di Giorgio Tesi Group tra l’azienda vivaistica pistoiese e Federparchi, Federazione italiana parchi e riserve naturali, per la fornitura di piante agli affiliati dell’associazione con finalità di riforestazione, riqualificazione e conservazione ambientale, come già accaduto in queste ultime ore in uno di quei parchi localizzato in Puglia, primo ‘figlio’ di questa nuova collaborazione. Un accordo tra soggetto pubblico e privato che riconosce al gruppo pistoiese prima di tutto la bontà di un operato che da tempo è orientato anche e soprattutto all’ambiente: le ragioni della scelta infatti risiedono nel fatto che Gtg è stata riconosciuta come prima azienda del settore a dotarsi dell’Esg Report, ovvero il rapporto di sostenibilità aziendale. Le altre certificazioni collezionate del tempo da Tesi hanno fatto il resto, consegnandosi quale partner tra i più affidabili in questo progetto. Il lancio della collaborazione ieri, presenti il legale rappresentante dell’azienda, Fabrizio Tesi, il presidente di Federparchi Luca Santini e Patrizio La Pietra, sottosegretario di Stato per l’Agricoltura, la sovranità alimentare e le foreste lì a ribadire la qualità dell’iniziativa.

"Siamo entusiasti e orgogliosi dell’accordo che ci riconosce l’efficacia di un percorso avviato nell’ambito delle certificazioni ormai da più di un decennio – ha detto Tesi -. Produrre è ovviamente importante, ma farlo in modo ecosostenibile lo è altrettanto. Questo impegno lo porteremo sul territorio coinvolgendo tutti i nostri 1.400 clienti italiani". Festa anche per Federparchi, realtà che raccoglie al suo interno più di trecento aree protette del Paese. "Si è creata una situazione in cui ci siamo trovati in carenza di materiale agriforestale, dalle Alpi alla Sicilia – ha constatato Santini -. Avere il supporto di un’azienda come Tesi, già in possesso di preziose e autorevoli certificazioni, è fondamentale. Abbiamo vissuto per anni pensando che agricoltura e conservazione fossero due ambiti in pieno contrasto. Oggi questo sistema è stato scardinato, grazie alla vicinanza al tema dimostrata dal Governo e grazie all’auspicata revisione della Legge 394 sulle aree protette che sembra a un passo, e gli agricoltori finalmente vengono considerati parte integrante della conservazione del territorio. Quello siglato con l’azienda Tesi non è che il primo passo verso obiettivi importanti".

Fondamentale l’apporto del privato, tanto che, ha evidenziato La Pietra, quello che vede la luce oggi con la firma a Pistoia è un modello virtuoso che sarebbe auspicabile replicare. "Ho voluto essere presente perché quanto sta accadendo oggi va nella direzione che l’impronta politica del nostro Governo auspica – ha detto il senatore -. L’impegno è totale, come dimostra l’inserimento del tema del vivaismo forestale nella legge delega. Stiamo completandone i decreti, affinché si possa regolare l’interazione tra pubblico e privato per garantire biodiversità e forestazione urbana. Insomma, vicini non solo a parole, ma anche nei fatti come ulteriormente dimostrano i 420 milioni di euro messi a disposizione per la strategia forestale nazionale. Colgo infine l’occasione per lanciare qui una provocazione al presidente Santini: e se, a proposito di agricoltura e ambiente, i parchi diventassero distretti biologici per il mantenimento dell’ambiente? Sono disponibile fin da subito a ragionare sulla creazione di condizioni perché la gente possa rimanere a popolare le aree interne".

linda meoni