
Nelle due immagini un intervento dei vigili del fuoco dopo le chiamate dei residenti e un garage-abitazione
Prato, 18 luglio 2025 – “Continuano le occupazioni abusive delle nostre autorimesse, il furto di energia elettrica e di acqua dal condominio. Non è cambiato nulla da quando abbiamo denunciato il problema sulle pagine di questo giornale”. Sono le parole dei residenti di via Respighi, nella zona del Macrolotto 0, che avevano denunciato, la scorsa settimana, l’occupazione abusiva di 34 autorimesse private, disposte su 2 piani interrati con accesso condominiale dalla rampa di via Puccini 26. I residenti avevano dichiarato come le autorimesse sono occupate sia durante il giorno e sia durante la notte da persone di diverse nazionalità cinesi, magrebini, africani. “Un via vai frequente”. Pericoloso per l’incolumità dei proprietari anche solo andare a controllare. I residenti hanno segnalato più volte alle autorità la situazione, fino, esasperati, a rivolgersi a La Nazione. Ma nulla è cambiato. “Nessun intervento delle forze dell’ordine – spiegano i residenti – nemmeno quando la polizia era in cerca del cinese fuggito dalla Questura qui nelle autorimesse. Sempre più presente il via vai di spaccio a partire dalle prime ore serali fino a tarda notte. Anche una ragazza italiana si prostituisce, e qualche ragazza di altra nazionalità, in cambio di droga. Qualche giorno fa – raccontano i residenti - una macchina si è fermata davanti al condominio e dalle autorimesse è uscita una ragazza, presumibilmente una prostituta, che ha sgridato il cliente italiano che la stava aspettando fuori mentre lei era giù invitandolo a non chiamarla al telefono e a entrare nelle autorimesse dove dorme chi non ha casa”.
Una situazione fuori controllo. “Autorimesse in mano alla malavita cinese e magrebina, a clandestini africani e di altre nazionalità. E le forze dell’ordine? Non riescono a liberare i nostri garage. Incredibile”. Ormai i proprietari sono letteralmente terrorizzati e impossibilitati a scendere solo per controllare il proprio box auto.
“E’ un pericolo grave per l’incolumità propria, troppi sbandati, via vai di refurtiva e droga sia di giorno che di notte, oltre alla presenza di armi e clandestini”.
Le autorimesse poi sono state deteriorate e danneggiate nei portoni privati, negli impianti condominiali, ancora masse di sporcizia, oggetti di refurtiva, e rischio di infezioni per l’intero quartiere. A gennaio 2025 l’amministratore attuale è stato convocato in Questura insieme ad altri condomini e il capo di gabinetto del Questore, dopo un anno dall’esposto denuncia alla procura, indicava di fare una operazione di sgombero entro Pasqua. Ma nulla è accaduto. “Basta – concludono i residenti - siamo stanchi, ci vuole l’esercito o un presidio di 90 giorni delle forze dell’ordine che forse sradicherebbe il fenomeno”.
Monica Bianconi