SAVERIO MELEGARI
Cronaca

Toscana Pride a Pistoia. Attese tremila persone. Sul palco sale Big Mama. Il patrocinio del Comune

La manifestazione da Prato arriva a Montuliveto. Parco chiuso: ingresso a pagamento "L’amministrazione ritiene di non dover intervenire con risorse pubbliche".

La manifestazione da Prato arriva a Montuliveto. Parco chiuso: ingresso a pagamento "L’amministrazione ritiene di non dover intervenire con risorse pubbliche".

La manifestazione da Prato arriva a Montuliveto. Parco chiuso: ingresso a pagamento "L’amministrazione ritiene di non dover intervenire con risorse pubbliche".

PISTOIAL’intento dichiarato è quello di "trasformare l’indignazione, la paura e la rabbia per i soprusi e le discriminazioni in partecipazione attiva e costruttiva": così si presenta il ’Toscana Pride’ che domani invaderà prima Prato e, poi, Pistoia. Del resto, è un progetto regionale che, in maniera itinerante, organizza in una città toscana, ogni anno diversa, una parata politica a conclusione del percorso annuale. Dal 2016 il Toscana Pride ha marciato nelle città di Firenze, Arezzo, Siena, Pisa, Livorno, Lucca. Ora arriva nel nostro territorio. Ma nelle ultime ore non sono mancate le polemiche sull’appuntamento clou del "Toscana Pride" 2025 a Pistoia, nello specifico nel parco di Monteuliveto domani sera che farà da appendice a quello che succederà nel pomeriggio a Prato e con ospite BigMama, in particolar modo per la posizione che avrebbe dovuto prendere l’amministrazione comunale pistoiese sul via libera al patrocinio oppure no. Su questo fronte, infatti, le associazioni Lgbtqia+* hanno fatto fronte unitario ma, alla fine, hanno preso atto che il Comune il suo l’ha fatto, concedendolo, senza dare l’ok alla compartecipazione per questioni tecniche e di biglietti venduti.

"L’amministrazione comunale riconosce il patrocinio al Toscana Pride Party – si legge in una nota ufficiale – anche attraverso la concessione del patrocinio, promuoviamo la libertà di manifestazione del pensiero mediante le tante iniziative, plurali, realizzate sul territorio da associazioni diverse. Nel caso specifico, concede il patrocinio gratuito e ritiene di non dover intervenire con risorse pubbliche all’organizzazione di un concerto che prevede la chiusura del parco e il pagamento di un biglietto per assistere allo spettacolo. Senza l’acquisto del ticket non si accede neppure al giardino, pertanto il parco non sarà aperto a tutti durante le ore della festa. L’autorizzazione tecnica alla chiusura del parco è stata rilasciata a seguito del relativo iter amministrativo portato avanti, su richiesta dei proponenti, dagli uffici preposti e prevede, oltre che un piano di sicurezza, anche il pagamento del suolo pubblico. Costi, questi, che non saranno sostenuti dalle casse comunali".

Nelle ore precedenti aveva fatto discutere il documento firmato da sedici associazioni, sostanzialmente da tutta la regione, che si scagliavano contro il silenzio del Comune e la possibilità che non venisse concesso il patrocinio. "La festa ufficiale del ’Toscana Pride’ si farà con o senza la compartecipazione da parte del Comune di Pistoia – avevano scritto le associazioni all’unisono – dopo mesi di contrattazioni il silenzio del governo cittadino è davvero inaccettabile. Ricordiamo che questo è un momento di aggregazione dal grande valore sociale, una festa dell’orgoglio e della visibilità Lgbtqia+* in cui sono previsti interventi di associazioni regionali e nazionali su temi di interesse per la nostra comunità. Il ’Pride’ non ha sponsor, è interamente finanziato dal basso tramite donazioni: anche gli introiti della festa servono a sostenere parte dei costi per la parata, pertanto sapere se possiamo contare o meno sulla compartecipazione del Comune, come ci era stato fatto intendere, è un nostro diritto: inoltre vogliamo conoscere le ragioni per cui, poi, è seguito il silenzio". Questo, prima di ieri, quando il Comune ha affidato a una nota la sua decisione di concedere il patrocinio all’appuntamento.