"A settembre voglio tornare in campo con più grinta e voglia di prima. La mia passione non si ferma". È la bella lezione di resilienza che arriva da Lorenzo Toselli, l’arbitro diciottenne di Arezzo aggredito lo scorso 8 giugno al termine di una partita giovanile. Un brutale episodio di violenza che ha visto un genitore di un calciatore di 12 anni introdursi nello spogliatoio, chiudersi a chiave e colpire il direttore di gara con una sedia, calci, pugni e perfino con un morso. Il motivo? Un rigore assegnato contro la squadra del figlio.
Quaranta i giorni di prognosi prescritti dopo le prime cure al pronto soccorso e soprattutto due fratture alle costole rimediate. Un gesto vile che nulla ha a che vedere con i valori dello sport e più in generale con quelli sociali e di civiltà che ha scosso l’intera comunità sportiva, in particolare quella arbitrale. Tanti gli attestati di solidarietà al giovane fischietto aretino con chiamate da parte dei colleghi di Serie A e del numero uno mondiale, Pierluigi Collina. Sostegno e vicinanza sono arrivati anche da Pistoia, con la sezione locale che ha invitato e ospitato Lorenzo nella propria sede. "Lunedì abbiamo inaugurato i nuovi spogliatoi – spiega il responsabile dei pistoiesi Massimo Doni – con il taglio del nastro tricolore alla presenza, tra i tanti, del presidente dell’Associazione Italiana Arbitri Antonio Zappi, del sindaco della città arancione Alessandro Tomasi, del capo dei direttori di gara toscani Tiziano Reni e del Presidente del Comitato Regionale della LND Toscana, Paolo Mangini. Un evento importante in cui abbiamo voluto coinvolgere e dare spazio a Lorenzo, di concerto con il presidente di Arezzo Sandro Sarri".
"L’episodio di Lorenzo è l’ennesima goccia di un vaso già traboccato – ha commentato Zappi – Sono 255 i casi di violenza grave perpetrati ai danni dei nostri ragazzi dall’inizio della stagione sportiva. È giunta l’ora di modificare il Codice penale equiparando i direttori di gara alla stregua dei medici, degli insegnanti e degli incaricati di pubblico servizio così da arrivare addirittura fino all’arresto in flagranza di reato. Questa sarebbe una risposta fortemente repressiva, ma soprattutto un deterrente rispetto a queste azioni intollerabili". E anche il nostro territorio, purtroppo, non è esente: all’appuntamento era presente Diego Colombi, arbitro pistoiese vittima di un episodio di violenza. Senza contare che, proprio nei giorni scorsi, un giovane giocatore pistoiese è stato squalificato fino al 31 dicembre per aver colpito l’arbitro su una mano.
L’evento si è chiuso con un pensiero speciale per il fischietto aretino, impegnato in questi giorni con l’esame di maturità: la partecipazione a un torneo oltre i confini nazionali - una sorta di Erasmus Arbitrale - una volta ristabilitosi fisicamente. Al termine della serata si è tenuto un vertice proprio sul tema della violenza che ha visto coinvolti Zappi, Mangini, Reni e tutti e 15 i presidenti delle sezioni arbitrali toscane. Sognando un calcio dove gli arbitri sono liberi di sbagliare una decisione, al pari di un attaccante che tira fuori un calcio di rigore o un portiere che prende un gol sotto le gambe. Tutti accomunati da una sola cosa. La passione per il calcio. Proprio come ci ha insegnato Lorenzo.
Niccolò Galligani