REDAZIONE PISTOIA

Sequestrata e stuprata. Condannato a cinque anni

Lui, 33 anni marocchino, era accusato di violenza sessuale e cessione di droga. L’incubo a giugno del 2024: i due si erano conosciuti sui social. Poi, l’incontro.

Le indagini. svolte dai carabinieri sotto la direzione del pm Giuseppe Grieco

Le indagini. svolte dai carabinieri sotto la direzione del pm Giuseppe Grieco

Si erano conosciuti sui social, e come spesso accade, avevano iniziato a scambiarsi messaggi per giorni prima di darsi un appuntamento. Poi, la sera del primo incontro, lui l’aveva invitata a cena fuori e, dopo qualche ora, le aveva offerto di salire a casa di un suo amico che abitava in città. Insieme avevano consumato droga, ma poi è iniziato un incubo, durato tutta la notte. La donna era stata stuprata ed era riuscita a fuggire solo la mattina dopo, chiedendo aiuto in strada.

Per quei fatti, l’uomo, un trentatreenne marocchino, è stato condannato a cinque anni di reclusione, per il reato di violenza sessuale e per cessione di stupefacenti. Dopo la notte di violenze, infatti, lui l’avrebbe accompagnata in strada ad uno sportello bancomat: la beffa era stata richiederle il pagamento della droga consumata insieme. Ma quell’ennesimo abuso si è rivelato per la vittima, una 31enne marocchina, l’occasione di poter chiedere aiuto. La donna, infatti, una volta in strada, si era messa ad urlare. Poi, con tutta la forza che le era rimasta, era riuscita a sfuggire al suo aguzzino, e a rifugiarsi in un bar. Da lì, con l’aiuto delle persone che erano presenti, aveva chiamato i carabinieri. I fatti risalgono ai primi di giugno del 2024. I carabinieri del Norm della Compagnia di Montecatini, subito intervenuti, hanno svolto le indagini sotto la direzione del sostituto procuratore Giuseppe Grieco.

E così, martedì mattina, è arrivata la sentenza di condanna, che è stata letta dal giudice Alessandro Buzzegoli, presidente del collegio.

Le indagini hanno permesso di ricostruire l’esatta dinamica di quella violenza, durata una notte intera. I due si erano conosciuti alcuni giorni prima sui social, e avevano iniziato a scambiarsi messaggi. La donna aveva poi accettato di uscire a cena fuori e la serata era iniziata bene, senza che ci fossero comportamenti che potessero insospettirla. Ad aspettarli, nella sua casa, un amico del 33enne marochino, un italiano di 35 anni, che aveva offerto di ospitarli. Quando lei aveva manifestato l’intenzione di andare via, il giovane l’aveva bloccata. La donna è stata costretta a subire ripetuti rapporti sessuali, senza la possibilità di sottrarsi. Solo la mattina dopo, proprio quando lui aveva preteso i soldi da ritirare al bancomat, lei era riuscita a scappare.

M.V.