
Una bancarella al mercato. Quello di Monsummano è fra i mercati più antichi della Toscana: si svolge da oltre 400 anni ed è un appuntamento fisso del lunedì mattina. Come sarà nella piazza nuova?
I lavori in piazza sono ormai conclusi ma il mercato tornerà in centro? E a quali condizioni? Partono da qui le ragioni degli ambulanti del mercato più antico della Valdinievole, che da oltre 400 anni si tiene il lunedì mattina a Monsummano. Messo a dura prova dai lavori di rimpicciolimento della piazza principale, che vede ormai con spazio sociale libero solo l’area del triangolo di fronti alla basilica della Fontenova, perimetrato da due strade e parcheggi, il mercato chiede risposte all’amministrazione sulla sua dislocazione e sul fenomeno dell’abusivismo. Lo fa attraverso le parole di Michele Coppelli di Anva Confesercenti.
"Quale futuro per il Mercato di Monsummano Terme? E’ la domanda – scrive Coppelli – alla quale molti degli operatori del mercato settimanale si chiedono da tempo in previsione del ripristino dello stesso mercato in piazza a lavori ultimati. Sappiamo che la data prevista a suo tempo paventata dal Comune è per inizio 2026. Ma, in considerazione del fatto che i lavori risultano già ultimati, è lecito porsi delle domande alle quali sarebbe opportuna e doverosa una risposta. Risposta che tarda ad arrivare da parte dall’amministrazione sollecitata in ultimo lo scorso lunedì dalla nostra associazione che ha quindi chiesto lumi in proposito. A domanda, però, ne è scaturito un silenzio a dir poco imbarazzante".
Un silenzio da parte dell’amministrazione De Caro, che risulta indigesto a chi lavora sul territorio come ambulante. "Non è la prima volta – proseguono da Confesercenti – Su altre tematiche da noi sollecitate in merito al commercio su aree pubbliche nel Comune di Monsummano Terme, tutto tace. Fu così sul tema del suolo pubblico per il quale abbiamo chiesto un intervento specifico a favore degli operatori; è stato così anche per altre questioni quali l’abusivismo. Anva Confesercenti si è sempre posta nel confronti dell’amministrazione, qualsiasi amministrazione indistintamente dal colore politico, con toni costruttivi e di grande collaborazione. Certi silenzi non giovano certamente alle aziende interessate che, in quanto imprese, meritano rispetto al pari di tutte le altre. Ci auguriamo che le risposte che gli operatori attendono arrivino quanto prima rinnovando anche pubblicamente le nostre richieste fino ad ora inevase per i canali uffiiali".
Arianna Fisicaro