PIERA SALVI
Cronaca

Quando Pippo sdoganò Masini: "Quel “vaffa“ deve andare avanti"

Il Carabattole Love Park riparte da stasera e domani, a sorpresa, l’omaggio di Luca Nesti a Baudo

Il Carabattole Love Park riparte da stasera e domani, a sorpresa, l’omaggio di Luca Nesti a Baudo

Il Carabattole Love Park riparte da stasera e domani, a sorpresa, l’omaggio di Luca Nesti a Baudo

Da stasera, giovedì 21 agosto, tornano gli eventi a ingresso gratuito e gli stand gastronomici al "Carabattole Love Park" di Agliana. Dalle 19.30 stand aperti e alle 21 tributo ai cantautori italiani. Domani, venerdì 22, alle 21, serata speciale, inserita a sorpresa dal geniale direttore artistico Luca Nesti, in omaggio a Pippo Baudo: "Pippo Baudo playlist" ricordando l’uomo che ha fatto la storia della televisione italiana tramite i video delle principali canzoni da lui lanciate. Nesti, che ha incontrato diverse volte Baudo (nella foto sotto, di Goiorani è al tettutto con Olivero Beha), racconterà alcuni aneddoti.

"Non ho mai avuto rapporti personali con Pippo Baudo – racconta Nesti, cantautore e organizzatore di eventi –, però l’ho incontrato grazie alle varie collaborazioni che ho avuto con altri artisti. Ero presente – svela – all’episodio raccontato da Pupo, riguardo al suo nome d’arte che non piaceva a Baudo. Era il 1992 ed eravamo nello studio Al Capone di Arezzo. Io stavo collaborando alle canzoni per Pupo. Baudo disse a Pupo che non doveva cantare a Sanremo con quello pseudonimo, perché non era un nome e che doveva esibirsi con il suo vero nome: Enzo Ghinazzi. E così fu. Nel 1993, incontrai Baudo nello studio di Giancarlo Bigazzi a Settignano. Ho collaborato molto con Bigazzi e in quel periodo stavo lavorando, con altri, a un album di Marco Masini, che era presente. C’era anche Baudo e posso dire che fu lui a sdoganare "Vaffanculo" titolo della canzone di Masini che faceva discutere. Baudo disse: Vaffanculo deve andare avanti. L’ho sempre incontrato tramite gli altri artisti che frequentavo. Lui era un vero ricercatore e scopritore di talenti, li andava a cercare e aveva un grande intuito, perché quelli che ha lanciato hanno resistito nel tempo".

"Di lui ricordo in particolare La sua normalità. Ed era un pensatore, non rispondeva mai d’impulso. Con la sua morte, visto che facciamo tante serate di tributo alle canzoni d’autore, ho ritenuto giusto dedicare una serata a un personaggio nazional popolare. Del resto – conclude l’artista –, io oggi canto Gaber, ma forse non avrei fatto questo mestiere se quando ero ragazzino Pupo non mi avesse chiamato a suonare per lui chitarra e percussioni. Era il 1984 e io lavoravo in una concessionaria di auto. Pupo è stato il primo a darmi fiducia e ora mi esibisco con gli storici musicisti di Giorgio Gaber". Luca Nesti & Banda Gaber, infatti, sta girando l’Italia con grande successo. Al Carabattole ricordiamo anche la serata di sabato "Cara dj", discoteca all’aperto, e domenica 24 cabaret con Matteo Cesca, comico, autore e sceneggiatore.

Piera Salvi