
Il Bruco. sempre all’opera
di Laura Valdesi
Una scelta quella di non tenere cavalli da Palio per Scompiglio? "No, solo che avevo una scuderia di molti esperti, c’è stato un ricambio. Adesso sono tutti giovani e c’è da dargli tempo", dice il fantino mentre al Ceppo tiene il 5 anni Euskaldi che fa movimento e chiede attenzioni.
Allora verso quali cavalli guarda Jonatan per il Palio?
"Verso quelli che ci saranno. Tanto si può parlare quanto si vuole, però il responso delle previsite ti definisce il lotto. Se due-tre di quelli che pensiamo non ci saranno, cambierà subito".
Il fatto che Benitos non ci sia?
"L’infortunio purtroppo capita ai cavalli. Ci saranno altri. Magari anche altri Benitos, magari fra quelli nuovi".
Gingillo ha detto che, tolto Benitos, può rischiare Anda e Bola. Sei d’accordo?
"Sì, perché nelle chiacchiere delle persone questi due nomi sono sempre andati insieme. Non essendoci uno, non ci sarà magari neanche l’altro. Dipende comunque dalla scelta dei capitani".
Qualcuno dice che a Jonatan piacciono Ares e Ungaros?
"Chi lo dice, scusa? Le chiacchiere...Ungaros comunque l’ho già montato... Dai, tutti cavalli da corsa, però aspettiamo di vederli. Penso che ci saranno anche altri soggetti con cui uno può lottare il Palio".
Cavalli nuovi?
"Nuovi che puoi farli venire avanti, magari altri che hanno già corso e che sono venuti avanti. Vediamo".
Si riparla anche di Tale e quale. E ci sono ’chiacchiere’ su Zio Frac.
"Ecco perché dicevo aspettiamo il responso dei veterinari. Anche Tale, alla fine, potrebbe avere un’opportunità. Sennò si manda in pensione senza averlo fatto più ricorrere in Piazza".
Ti piacerebbe?
"Certo. Esperto e di qualità. E’ una vita che fa la provincia, sarà di sicuro competitivo. Poi, ripeto, dipende tutto dalla situazione. Magari sei vincente e ti tocca di rincorsa. Magari pensi di non essere vincente e sei secondo. Senza dimenticare che con questi cavalli anche gestire la rivalità non sarà semplice. Possibile che soggetti nuovi vengano avanti per le prove, altri vecchi c’è da capire come faranno altrettanto. Magari il giorno del Palio, se te sei settimo e la tua avversaria seconda che tipo di Carriera imposti? Abbiamo effettuato poi una sola corsa in provincia, tanti li abbiamo visti solo ad aprile. Un Palio tutto da scoprire, non è ben decifrato".
Anche Comancio è andato bene.
"Sì, sì. Certo. Poi dipenderà dal posto al canape, dalla monta, da quanto verranno avanti nei quattro giorni. Ma ci può essere un bel lotto con cui fare un grande Palio".
Si parla di un rapporto stretto di Scompiglio con il Bruco.
"Ho rapporto con il Bruco ma anche con altre Contrade. Cercherò come sempre di portare avanti tutti i miei legami andando nella situazione che ritengo migliore per me".
Guardi la tratta con il Bruco?
"No, sempre da solo. E continuo così".
Tittia sostiene che se tu dici che c’è una possibilità nell’Istrice esiste davvero. E che le possibilità tue nell’Istrice sono forse inferiori rispetto a quelle che lui ha nel Bruco.
"E’ Vangelo quello che dice lui? Ognuno è libero di fare le proprie riflessioni. Non mi sono mai vantato delle situazioni che ho, sono affari miei e delle Contrade. Non sto a dire quello ha più chance, quello ne ha meno. Ho i miei rapporti e li porto avanti tutti. Ho scelto di tenermi aperte più Contrade possibili".
Meglio senza rivale?
"Non mi ricordo da quanto è che monto senza l’avversaria!"
Bastiano ha detto che forse questa volta ce la farai a non doverti guardare appunto dalla rivale.
"Ma chi l’ha detto? Il ’babbo’’(così chiama affettuosamente Bastiano, ndr). Senti ho sempre fatto le scelte in base ai rapporti e alle situazioni dove erano i cavalli. A posto con la coscienza".
I contradaioli della Lupa non potranno mai dimenticare che hai fatto un cappotto. Suscita così perplessità la tua affermazione sulla strada aperta nell’Istrice.
"Tutti abbiamo gli occhi per vedere il Palio. Mi sembra che ho sempre portato rispetto alle persone. Non è che faccio le ripicche. Però, d’altra parte, il rispetto va con il rispetto. Finché torna tutto va bene, quando poi c’è qualcosa che non torna giusto che ciascuno faccia le proprie scelte. Ripeto, mai fatto ripicche nella vita, ho solo detto che lascio tutto aperto e poi vediamo. Se riguardi la storia dei fantini, sono a Siena da 18 anni, risulto l’unico a portare avanti le stesse opinioni e i medesimi rapporti. Se una volta faccio scelte diverse è perché delle cose non mi sono tornate, non perché mi sono inventato qualcosa. Poi tutto si può aggiustare ma in questo momento è così. Fammi aggiungere poi che, per come sono fatto, non risulterei neppure tanto adatto a questo lavoro. Non troppo bugiardo, le cose mi garba dirle. Ma anche perché un giorno spero di essere ricordato non solo come fantino ma anche per la persona. Mi farebbe piacere che quando torno a Siena le persone abbiano un bel ricordo di me".
A parte il Bruco, comunque, anche Pantera, Valdimontone, Chiocciola...
"Certo, certo".