SAVERIO MELEGARI
Cronaca

Ex convento di San Lorenzo. Rebus progetto esecutivo. E le spese lievitano ancora

La riqualificazione della struttura era già stata spostata dal Pnrr ad altre linee di finanziamento . Ma le tempistiche restano incerte, a causa delle pessime condizioni in cui versa l’immobile.

Il convento di San Lorenzo (archivio)

Il convento di San Lorenzo (archivio)

È ancora lunga e tortuosa la strada che porta al via libera della ristrutturazione di uno dei punti forti della maxi-riqualificazione del progetto "San Lorenzo si rigenera". Stiamo parlando, nello specifico, dell’Unità 3 del piano di rigenerazione urbana ovvero il convento che, a differenza degli altri stralci, ha avuto un percorso opposto ed è anche uscito dai fondi Pnrr (insieme a Sant’Ansano) per problematiche legate alla progettazione che ancora non ha avuto il via libera per la parte esecutiva. I fondi, in particolare, non sono persi ma spostati su altre linee di finanziamento governativo che prevedono la fine dei lavori per 31 dicembre 2027 anziché per il 30 giugno 2026 come, invece, imponeva il Pnrr.

Ebbene, secondo una recentissima determina dirigenziale comunale, il nodo legato al futuro della riqualificazione della parte conventuale resta ancora da sciogliere. Come si legge nel documento, infatti, dopo l’autorizzazione della Soprintendenza che dà l’ok ad iniziare alcune lavorazioni, "molti aspetti progettuali sono stati lasciati da definire a seguito di ulteriori indagini ed accertamenti che è necessario effettuare sull’immobile per cui non risulta possibile approvare il progetto esecutivo nella sua completezza". Questo perché "all’interno dell’immobile si presentano lesioni a taglio profonde su gran parte delle strutture murarie, distacchi delle angolate e in corrispondenza delle intersezioni tra murature e solai, e crolli diffusi dei solai e delle coperture, che non permettono l’avvicinamento degli operatori in sicurezza anche per svolgere le indagini preliminari necessarie per la definizioni di alcuni interventi – prosegue la determina – ed è necessario approvare uno stralcio del progetto esecutivo che consenta di procedere con le preliminari pulizie e messe in sicurezza".

Da qui pertanto si arriva alla nota poco lieta: inizialmente, infatti, per queste operazioni erano stati stanziati 716mila euro che adesso salgono immediatamente a un milione e 133mila euro per questo ulteriore stralcio affinché sia possibile far entrare dentro l’ex convento tecnici, geometri e dirigenti comunali per poter mettere nero su bianco, in maniera definitiva, il progetto esecutivo.

Con le altre opere della piazza in larga parte già finite come Villa Benti, parti della stessa struttura, la scuola Attilio Frosini ed in attesa anche della riapertura di tutto lo spazio calpestabile di San Lorenzo, il rischio è di veder ancora aperto per molto una parte di cantiere per questo colosso che, come si evince, è molto ammalorato.

S.M.