
Il preside Luca Gaggioli
Quarrata (Pistoia), 8 marzo 2025 – Una “doccia fredda” che ha scosso tutta la comunità scolastica: così hanno definito i genitori dei ragazzi che frequentano l’istituto comprensivo Bonaccorso da Montemagno di Quarrata la notizia della sospensione del dirigente scolastico Luca Gaggioli. Una misura cautelare di sei mesi, chiesta dalla procura di Pistoia per le presunte irregolarità nel reperimento dei docenti supplenti alle scuole primarie del comprensivo che dirige. In questi giorni è stata avviata una raccolta di firme, al bar Giuntini, per una lettera da inviare a Gaggioli nella quale sono espresse parole di vicinanza in questo momento difficile. “Non intendiamo entrare nel merito della decisione presa dalla Procura - hanno osservato ieri mattina alcuni cittadini di Quarrata i cui figli in passato sono stati studenti della Bonaccorso - però non viene meno la stima nei confronti di un dirigente che ha sempre dimostrato di voler fare il bene ragazzi e di preoccuparsi nel miglior modo possibile della loro formazione”. E infatti anche molti ex alunni pare che si stiano organizzando tramite dei gruppi whatsapp per far arrivare al preside i loro messaggi di affetto e riconoscenza per le iniziative didattiche a loro rivolte durante il periodo in cui hanno frequentato le scuole elementari e medie a Quarrata. Un tam tam insomma che si sta muovendo e a cui partecipano perfino con post sulle pagine dei social anche persone che hanno conosciuto Gaggioli al di fuori del mondo scolastico.
Adesso si attende che, secondo la procedura ordinaria, venga aperto l’interpello per trovare un dirigente scolastico disponibile ad assumere l’incarico di reggente dell’istituto comprensivo Bonaccorso da Montemagno, almeno fino allo scadere dei sei mesi di sospensione del dirigente che ne ha la titolarità, quindi per coprire l’incarico e portare a termine l’anno scolastico.
Le irregolarità che sono state contestate al Ds sarebbero state compiute all’inizio degli anni scolastici 2022/23 e 2023/24 quando, come accade puntualmente nella maggior parte degli istituti, ci si ritrova ad affrontare il problema di coprire le cattedre scoperte, ovvero quelle non assegnate agli insegnanti di ruolo. Il pasticcio sarebbe nato dalla modalità di reclutamento degli insegnanti, con assegnazioni che sarebbero state irregolari.