
Il sindaco Benesperi durante il sopralluogo sul torrente Calice dove, dal dicembre 2023, è stato rilevato un cedimento del muretto alla base interna dell’argine
Sopralluogo del sindaco Luca Benesperi, con alcuni cittadini, sul torrente Calice dove dal dicembre 2023 è stato rilevato il cedimento del muretto alla base interna dell’argine. Sono stati monitorati alcuni punti in previsione di interventi di sicurezza.
"Abbiamo fatto insieme ad alcuni residenti della zona un sopralluogo sul torrente Calice – fa sapere il sindaco – per monitorare, in particolar modo, i punti in cui le barriere sottostanti all’argine sono parzialmente cedute in seguito ai recenti eventi alluvionali. È necessario intervenire sulla massicciata – sottolinea Benesperi – per mettere al sicuro le abitazioni e le aziende limitrofe, ma non solo. Una esondazione del Calice interesserebbe gran parte del paese. Sarà mia premura – assicura il sindaco –, insieme agli assessori competenti, sollecitare il Consorzio di bonifica Medio Valdarno a investire le risorse necessarie all’intervento".
Il problema più preoccupante, per quanto riguarda il Calice, è in destra idraulica, quindi sul versante aglianese (il Calice segna il confine tra i comuni di Agliana e Prato), in corrispondenza dell’area a nord di via Lungo Calice, dove per l’alluvione del 2 novembre 2023 c’era già stato un inizio di tracimazione. In quel tratto il Calice risulta pensile, poiché l’alveo è più alto del piano di campagna, nelle vicinanze ci sono case e aziende. Il cedimento del muro interno venne rilevato già nel dicembre 2023, con le verifiche post alluvione, ma dopo le abbondanti piogge del 14 marzo 2024, il muro risultò in condizioni ancora più critiche e scattò una nuova segnalazione.
"La situazione si fa sempre più pericolosa ma non è stato fatto nulla – protestano i cittadini –. Sollecitiamo un nuovo sopralluogo da parte delle autorità competenti e l’attuazione urgente dei lavori. Una rottura dell’argine in quel punto – rilevano quindi i cittadini –, provocherebbe abbondanti allagamenti nelle zone limitrofe, in particolare nelle frazioni di San Michele e Ponte dei Bini, ma finirebbe sott’acqua circa metà del territorio aglianese.
"Non devono aspettare che accada il disastro, come è avvento con l’Agna a Montale – affermano preoccupati i residenti della zona –. Serve un intervento urgente di ripristino, poiché sono stati fatti interventi su altri torrenti che presentavano criticità simili. Va considerato – aggiungono i cittadini – che l’argine del Calice sul versante pratese è stato ben consolidato, ma sul versante aglianese da tanti anni non è stato fatto nulla.
" In caso di piena, quindi – concludono amaramente – il Calice, che in quel punto ha un muro di retta interno ormai quasi inesistente e un corpo arginale esile, esonderebbe in territorio aglianese a causa della fragilità dell’argine. Questa criticità è da considerare una vera emergenza".
Piera Salvi