MARIA SILVIA CABRI
Cronaca

Perché si è salvato lo sportivo colpito da un fulmine: risponde l’esperto

Il 35enne di Pistoia partecipava a Cima Tauffi Trail sul crinale modenese: sta maglio, potrebbe essere presto dimesso. Il meteorologo Lombroso: “E’ uno dei luoghi più pericolosi in caso di maltempo, assieme alla spiaggia”

Grave ma vivo il podista toscano colpito da un fulmine durante il maltempo dell'altro giorno: stava partecipando al Cima Tauffi Trail

Grave ma vivo il podista toscano colpito da un fulmine durante il maltempo dell'altro giorno: stava partecipando al Cima Tauffi Trail

Modena, 28 luglio 2025 – È ancora ricoverato all’ospedale Maggiore di Bologna, ma sta bene, l’atleta 35enne di Pistoia che sabato è stato colpito da un fulmine sul nostro Appennino, in località Fanano, mentre stava partecipando al ‘Cima Tauffi Trail’, appuntamento per gli appassionati di trail running. Un ‘miracolato’.

“Evidentemente l’uomo non è stato colpito dal fulmine principale, altrimenti non avrebbe avuto scampo – spiega Luca Lombroso, meteorologo, divulgatore ambientale, esperto di clima –. Nel dramma, è stato fortunato. Deve essere stato colpito da una scarica secondaria, oppure si è verificato il fenomeno della ‘corrente di passo’, quando si crea un campo elettrico nel terreno e la scarica si propaga partendo dalle gambe della persona”.

Durante un temporale, “il crinale è uno dei luoghi più pericolosi, insieme agli alberi isolati”. Ma cosa fare in questi casi? “Ci sono delle regole di prudenza di base; allontanarsi il più in fretta possibile, piegarsi, non stare in gruppo, non aprire un ombrello. Le stesse che valgono anche per il mare, la piscina e la spiaggia che è pericolosissima quasi come la montagna”.

“Noi ci rifacciamo alla regola del ‘30-30’, un metodo per valutare la distanza di un temporale e il rischio di essere colpiti da fulmini. Si basa sul tempo che intercorre tra il lampo e il tuono. Se il tempo tra lampo e tuono è inferiore a 30 secondi, il temporale è considerato vicino e pericoloso, e si consiglia di cercare riparo immediato. Dopo l’ultimo tuono, è consigliabile attendere almeno 30 minuti prima di uscire dal riparo, per evitare il rischio di fulmini successivi”.

Il maltempo era previsto ma, in zona, nessuno si aspettava un cambiamento climatico così repentino e un fenomeno di tale intensità.

Sono più sollevati anche gli organizzatori dell’associazione ’Cima Tauffi’, che da oltre 10 anni realizzano l’evento: “Abbiamo sentito al telefono lo sportivo e sta bene – spiegano – è fuori pericolo e a breve sarà dimesso. Tutto è successo in modo repentino: il maltempo si è abbattuto improvvisamente sul crinale con grandine e vento. La gara dei 28 chilometri era conclusa, mentre quella dei 60, cui appunto stava partecipando il 35enne, era circa a metà. Quando abbiamo visto il tempo cambiare, l’abbiamo subito interrotta e attivato il ‘piano emergenza’ che prevede determinati procedimenti e percorsi alternativi per far riscendere in sicurezza gli atleti”.

I volontari, un centinaio, si sono attivati “per accompagnare gli atleti evitando i tratti esposti. Dove si trovava il 35enne sono caduti due fulmini e uno lo ha preso: per fortuna un nostro volontario era a soli 15 metri da lui e i soccorsi sono stati immediatamente allertati”.

“Il nostro ringraziamento va alla squadra del Soccorso Alpino e Speleologico stazione Monte Cimone e all’elicottero 118 di Pavullo, per la tempestività dell’operazione, eseguita in condizioni difficili. E ovviamente anche ai nostri volontari che hanno messo tutti in sicurezza”.