
Paolini in azione al torneo di Cincinnati
Che Jasmine Paolini fosse in qualche modo legata alla provincia di Pistoia, ricordando il tempo trascorso da giovanissima a Maresca, non è un mistero. Ma da qualche giorno, accanto alla tennista di Bagni di Lucca c’è un altro professionista che ben conosce Pistoia: è stata proprio la campionessa di tennis ad annunciare Federico Gaio come suo nuovo coach ’pro tempore’. E se, dopo le ultimissime prestazioni al di sotto delle aspettative (se non altro sulla base di quelli che sono i suoi standard di rendimento) la ventinovenne lucchese sembra esser tornata ai suoi livelli conquistando la finalissima nel torneo di Cincinnati, in programma alla mezzanotte odierna, parte del merito è forse anche del nuovo allenatore che tra il 2012 ed il 2016 ha difeso i colori del Tennis Club Pistoia.
"Ho chiesto alla Federazione di aiutarmi in questo periodo di transizione e sono felice che come sempre mi abbia dato una mano e supportato con la presenza di Federico (Gaio, ndc) che è un ragazzo incredibile. Stiamo cercando di adattarci e di conoscerci per queste settimane sul cemento americano". Lo aveva detto ai microfoni di Sky la stessa Paolini, numero 9 del ranking Wta, in vista dell’esordio a Cincinnati, dove si è appunto presentata con Federico Gaio, membro del settore tecnico della Federazione Italiana Tennis e Padel e allenatore ad interim dell’azzurra dopo la separazione tra la 29enne e Marc Lopez. "Speriamo di poter fare meglio rispetto a Montreal", aveva aggiunto. Un auspicio decisamente rispettato.
Originario di Faenza, 33 anni, professionista dal 2009 sino al febbraio del 2020, Gaio ha toccato il suo best ranking alla posizione numero 124. Frequentatore assiduo dei tornei Challenger e ITF, in cui ha portato a casa anche diversi trofei (13 in totale) per due volte si è qualificato per il tabellone principale degli US Open (nel 2018 e nel 2020). In singolare la vittoria più prestigiosa arrivò nel 2021 quando da ’lucky loser’ nel main draw di Barcellona superò Benoit Paire, che allora era numero 35 del mondo. Da circa un anno, Gaio ha scelto di diluire l’impegno sui campi con alcuni ruoli istituzionali, uno su tutti la posizione di vicedirettore del Challenger di Torino. E’ così entrato nei ranghi federali, sino a questa nuova avventura al fianco di Jasmine. E chissà che non possa prolungarsi ulteriormente: saranno i risultati, come sempre, ad esprimere il verdetto in tal senso. "Federico ha giocato con noi per diverse stagioni tra A1 e A2. Lo scorso anno lo abbiamo ritrovato da avversario in Serie A1, durante la gara di campionato con il Rungg – ha commentato Tommaso Brunetti, istruttore e capitano del TC Pistoia – è un ragazzo in gamba, al quale siamo rimasti legati. E siamo sicuri che abbia le potenzialità per far bene anche da allenatore, qualora decidesse di intraprendere in pianta stabile questa strada".
Giovanni Fiorentino