Neve all’Abetone, il miraggio dello sci per il ponte in arrivo: "Dura, ma valuteremo"

Altre precipitazioni abbondanti si sono susseguite in queste ore. La Doganaccia resterà chiusa, solo un timido spiraglio per Abetone

Montagna Pistoiese, 23 aprile 2024 – Definire perfido il meteo d’aprile è perfino troppo poco: fino a che ha avuto un senso tenere attivi gli impianti c’è stato un clima abbondantemente primaverile, appena spento tutto è arrivato l’inverno. Così la domanda ricorrente per gli operatori della Montagna è se aprire o meno gli impianti per il ponte del 25 aprile: un dubbio lecito, visto quanto avvenuto in questi giorni.

A La Doganaccia, tuttavia, Sergio Ceccarelli esclude categoricamente la possibilità di riattivare gli impianti di risalita: "Abbiamo già smontato e stiamo sottoponendo alla manutenzione tutto quanto – mette in chiaro –. La neve caduta la notte al pomeriggio è già sciolta per oltre il cinquanta per cento, al massimo si può fare qualche ciaspolata o un po’ di sci alpinismo. I rifugi sono aperti e la Montagna è tutta da godere. Di sciare ne riparliamo quando torna l’inverno – conclude – , adesso è il momento del parco avventura e delle camminate".

Stesso stato d’animo all’Abetone: se ne fa interprete Giampiero Danti, direttore della Società Abetone Funivie: "le precipitazioni sono state intorno ai 40 centimetri ma è neve senza la consistenza sufficiente per essere battuta – spiega –. Qualche sciatore provetto potrebbe cimentarsi sulla neve fresca, ma è una situazione che si presta di più a ciaspolate e camminate. Comunque valuteremo giorno per giorno – afferma, lasciando aperto uno spiraglio per gli appassionati – e, a seconda di quello che succede, decideremo cosa fare".

Un pizzico in più di possibilità le vede Andrea Formento, che dalla Val di Luce commenta: "ben venga la neve in qualsiasi momento arrivi, quella di questi giorni porterà un poco di movimento in più e, anche se è il momento delle ciaspole o del bob, teniamo alta l’attenzione per valutare la possibilità di uscire con i battipista – rivela –. Oggi valuteremo la consistenza della neve, poi decideremo ma, davanti a tutto questo ben di Dio, val la pena di guardare attentamente cosa è possibile. Non escludiamo niente. Certo questa è la conferma di una stagione che non poteva essere più anomala di così – conclude con un po’ di amarezza –, la neve d’aprile ci sta ma, su una foliazione così importante non si era mai vista".

Dal fronte delle istituzioni il sindaco di San Marcello Piteglio, Luca Marmo, rileva che "c’è stato qualche disagio, ma si tratta di problemi di poco conto. Mi risulta il taglio di qualche pianta accasciata sulla strada, soprattutto rimozione di rami. Sono più preoccupato per coltivatori e agricoltori, che spero non abbiano subito danni rilevanti".

Qualche polemica si è registrata sui ritardi nella spalatura da parte della Provincia ma niente di particolare, anche se non sono mancate le battute pungenti legate al fatto che la nevicata era annunciata da tempo: la relazione tra gli abitanti della Montagna Pistoiese e qualche segmento dell’Amministrazione provinciale continua a essere piuttosto conflittuale. Del resto le storie dei ponti insegnano, come anche quelle delle spalature.