
Abbiamo raccolto le emozioni, i pensieri e le analisi dei maturandi ieri all’uscita delle scuole "Pensavamo ad una traccia sull’intelligenza artificiale perché è un tema d’estrema attualità" .
Il conto alla rovescia, le emozioni che si accavallano, il groppo in gola difficile da buttar giù. Ma alla fine, anche un sospiro di sollievo dopo aver superato il primo dei tre ostacoli presenti sul percorso. Nella mattinata di ieri è scattato ufficialmente il semaforo verde all’Esame di Stato 2025, che vedrà i maturandi districarsi tra due prove scritte, la seconda è in programma quest’oggi, e il temutissimo orale prima della gioia liberatoria e della conclusione di un ciclo scolastico durato cinque anni. Un momento sempre atteso e temuto da parte degli studenti: c’è chi fa le corse per non arrivare impreparato alla campanella d’inizio, chi, forte di uno studio continuativo nel corso dell’anno, lo affronta con relativa calma, ma anche chi, pur essendosi preparato a dovere, non è mai sicuro di poter dare il meglio di sé. L’esame di maturità si è aperto, come da consuetudine, col tema, attorno al quale c’è sempre grande curiosità per le scelte delle tracce da parte del Ministero dell’Istruzione. La tipologia A, l’analisi del testo, ha dato agli studenti la possibilità di scegliere tra una poesia di Pier Paolo Pasolini, Appendice I a ‘Del Diario’, e un brano da ‘Il Gattopardo’ di Giuseppe Tomasi di Lampedusa. La tipologia B, quella del testo argomentativo, presentava uno scritto dello storico britannico Piers Brendon dal volume ‘Gli anni trenta, il decennio che sconvolse il mondo’, un articolo di Riccardo Maccioni sul ‘rispetto’, parola dell’anno Treccani, e un brano di Telmo Pievani da ‘Un quarto d’era (geologica) di celebrità’. Infine era possibile scegliere la tipologia C, legata all’attualità, con un testo di Paolo Borsellino, ‘I giovani, la mia speranza’ e un articolo di Anna Meldolesi e Chiara Lalli dal titolo ‘L’indignazione è il motore del mondo social. Ma serve a qualcosa?’. Un’ampia gamma di scelte tra le quali hanno provato a districarsi anche gli studenti pistoiesi: "Nel complesso le tracce proposte ci hanno soddisfatto - hanno detto Filippo Innocenti, Jacopo Monti e Luna Cecchini, che frequentano l’indirizzo relazioni internazionali e marketing all’istituto Pacini -. La tipologia B presentava tre testi attraverso i quali si potevano sviluppare molte riflessioni, mentre la tipologia A era quella che poteva creare qualche problema in più e non l’abbiamo presa in considerazione. Anche la traccia d’attualità, soprattutto quella sui social, un po’ ce l’aspettavamo ed eravamo preparati. Intanto la prima prova ce la siamo messa alle spalle e avere fiducia dev’essere il nostro mantra fino al giorno dell’orale".
"Sono abbastanza contenta di com’è andata - ha detto Vanessa Cerratelli dell’indirizzo linguistico al Pacini -. Ho scelto la traccia di Pasolini, che era un testo da ‘bene bene o male male’: non era difficile, ma poteva nascondere alcune trappole. Ora un po’ di riposo, poi dovrò già pensare alla seconda prova, quella d’indirizzo. Noi del linguistico avremo la prova di inglese, ma non ho idea di quale potrebbe essere l’argomento. Ci vorrà anche un po’ di fortuna, ma anche quella fa parte del gioco". Soddisfazione, seppur moderata, anche per le ragazze e i ragazzi dell’istituto Forteguerri: "Onestamente pensavamo ad una traccia sull’intelligenza artificiale - hanno sottolineato Serena Meloni e Giulio Pacini - perché è un tema d’estrema attualità su cui ci eravamo anche preparati. Pasolini è stata una carta a sorpresa, ma le altre tipologie erano comunque buone quindi complessivamente non possiamo lamentarci. Sensazioni per la seconda prova? L’ansia c’è sempre". Ma è anche, e soprattutto, quello il bello della maturità.