
Il sostitito prpcuratore Giuseppe Grieco ha diretto le indagini
Per anni quell’amico di famiglia l’avrebbe molestata, approfittando dei momenti in cui si trovava da solo con lei. Occasioni frequenti e ripetute nel tempo, secondo l’ipotesi accusatoria, data l’amicizia che lo legava ai genitori della bimba. Gli episodi sarebbero iniziati nel 2014, quando la piccola non aveva ancora compiuto dieci anni, e sarebbero andati avanti per cinque anni. Episodi che, secondo la ricostruzione fatta durante le indagini, sarebbero avvenuti durante le vacanze ma anche in tutte le occasioni in cui la piccola veniva affidata all’uomo, occasioni frequenti dunque. Alla fine, la bimba diventata più grande, avrebbe maturato la consapevolezza della natura di quelle condotte e si sarebbe decisa a denunciarle, prima ai genitori e poi alle forze dell’ordine.
Sono scattate le indagini, dirette dal sostituto procuratore Giuseppe Grieco. Lo stesso che ora per quei fatti ha chiesto la condanna dell’uomo a 8 anni di reclusione, con il riconoscimento delle aggravanti della tenera età della piccola (che non aveva ancora dieci anni) e dal rapporto di fiducia. Sul banco degli imputati un uomo di 71 anni, che è difeso dall’avvocato Matteo Guerri di Pistoia. L’uomo si è sempre dichiarato innocente, respingendo con forza tutte le accuse. Per questo il suo legale ha chiesto l’assoluzione, contestando l’attendibilità della ricostruzione presentata dall’accusa.
La famiglia della bimba, padre e madre, è invece rappresentata dall’avvocato Margherita Semplici di Pistoia. La scorsa settimana c’è stata la discussione del processo con le richieste del pubblico ministero. La sentenza è attesa per i primi di ottobre.
Secondo il racconto fatto dalla vittima, che oggi è maggiorenne, le molestie sarebbero avvenute in diversi momenti, quando lei era in vacanza con la famiglia e con l’amico dei suoi genitori anche al mare, in Sardegna o in Spagna. Non solo. In altre occasioni, la famiglia, dato il rapporto di piena fiducia, avrebbe affidato la piccola all’uomo anche per accompagnarla in piccole commissioni. L’ultimo episodio contestato risale al 2019. La vittima era stata poi sentita dal gip, in un ambiente protetto e ritenuta attendibile.
Martina Vacca