"Da agosto Masotti sarà di nuovo senza medico di famiglia. Il dottor Colombo si è dimesso poiché sarà impegnato negli studi di specializzazione". Lo hanno annunciato Federico Gorbi, Elisa Lotti e Giulio Shkurtaj, consiglieri di Attiva. Sulla questione del distretto di Masotti anche l’opposizione extra-consiliare di Serravalle Civica aveva più volte posto l’accento. "Il sindaco ha tentato di tenere nascosta la notizia durante l’ultimo consiglio comunale – attacca Attiva – prima parlando di generiche “difficoltà“ del dottor Colombo e poi ha raccontando di un bando dell’Asl per cercare un altro medico di medicina generale. Dimenticando di spiegare però che il bando era già chiuso ed è andato deserto". Interviene l’assessore alla sanità Ilaria Gargini: "Dopo vari bandi, l’Asl era riuscita ad avere la disponibilità del dottor Colombo, molto apprezzato dai cittadini. Ci siamo relazionati con lui come amministrazione, e aveva manifestato la volontà di rimanere nonostante fosse da solo nel distretto. In accordo con l’Asl, abbiamo inserito un infermiere nel distretto e chiesto agli assistenti sociali di presenziare. Mi sono relazionata con il medico che dovrà partire in ottobre per la specialistica e aveva chiesto una deroga per mantenere tutti i pazienti. Poi, per la mole di lavoro notevole ed essendo l’unico medico nel distretto, ha deciso di dimettersi: scelta legittima. La ritenevo cosa nota – sottolinea Gargini –, avendone parlato un altro consigliere comunale. Abbiamo poi contattato l’Asl ottenendo la pubblicazione di un nuovo bando, scaduto la sera precedente all’ultima seduta del consiglio. L’Azienda sanitaria ci aveva fatto sapere che ci avrebbe comunicato gli esiti a breve, ma che sino a pochi giorni prima della chiusura non erano pervenute domande". Un nuovo tentativo, almeno in teoria, potrebbe essere effettuato più avanti. "Il dottor Colombo aveva fatto presente che, con la presenza di un secondo medico – conclude l’assessore –, la situazione sarebbe stata diversa. Ma la carenza di medici di base in tutta Italia è realtà. E’ un problema che dipende anche dalle decisioni prese vent’anni fa. Ci stamo relazionando con l’Asl per il da farsi"
Giovanni Fiorentino