GIACOMO BINI
Cronaca

Lavori fermi per il ponte. Una crepa nella spalletta. Sarà valutata dall’esperto. Le scuse della Provincia

Non c’è una data per la riapertura e la popolazione è esasperata. Il presidente Marmo: "Un grave ritardo che ha causato grossi disagi".

Non c’è una data per la riapertura e la popolazione è esasperata. Il presidente Marmo: "Un grave ritardo che ha causato grossi disagi".

Non c’è una data per la riapertura e la popolazione è esasperata. Il presidente Marmo: "Un grave ritardo che ha causato grossi disagi".

Ancora senza data la riapertura del ponte del Pontenuovo. Risolto il problema della conformità della gettata, ora è emerso quello di una crepa in una spalletta che ha indotto la Provincia ha incaricare un professionista esterno per una valutazione prima di decidere come e quando riprendere i lavori, che ora sono fermi. Questa in sostanza l’informazione che gli amministratori e i tecnici della Provincia hanno fornito in un incontro pubblico al circolo Arci di Pontenuovo di fronte a una foltissima platea di cittadini esasperati dalla mancanza di certezze sui tempi dei lavori e sul termine ultimo della chiusura del ponte che dura dal 23 ottobre scorso e ha avuto già quattro proroghe, l’ultima delle quali sine die, cioè "fino al termine delle lavorazioni". Erano presenti il presidente della Provincia Luca Marmo, la consigliera con delega alla viabilità Lisa Amidei, il consigliere delegato al trasporto pubblico Matteo Giusti e il dirigente dell’area tecnica, ingegnere Lorenzo Conti. Nessuno se l’è sentita di dare date e tempi. "Le problematiche presenti – dice una nota della Provincia – al momento, non consentono di indicare una data di riapertura. Il direttore dei lavori – continua la nota – ha sollevato obiezioni sulla spalla del ponte, che già nel febbraio scorso era oggetto di monitoraggio, che obbliga l’impresa esecutrice a non procedere con le lavorazioni". La crepa alla spalletta a quanto pare era stata rilevata da uno studio sul ponte fin dal 2022, ma durante i lavori è peggiorata. Quando giungerà il parere del professionista esterno (questione di giorni, ma quanti non l’ha detto nessuno), si deciderà se i lavori sulla spalletta potranno essere fatti col ponte aperto parzialmente, a senso unico alternato, oppure se dovranno essere fatti a ponte chiuso, con un prevedibile ulteriore allungamento del periodo di chiusura.

"Le criticità che si sono avvicendate durante gli interventi al ponte sono state tante e di vario tipo – ha detto Marmo –. Confidiamo, terminate le valutazioni dell’esperto incaricato, di completare l’opera e restituire la struttura ai cittadini. Mi scuso, a nome dell’amministrazione, per questo grave ritardo che ha causato grossi disagi per chi vi abita e per chi usufruisce del ponte per gli spostamenti".

Moltissimi gli interventi dei cittadini in sala, che hanno manifestato con forza la loro protesta, hanno rilevato la gravità dei disagi che colpiscono in modo devastante la vita quotidiana di molte famiglie. Al numero dei cittadini danneggiati vanno aggiunti a pieno titolo anche i residenti di Chiesina Montalese che si vedono soffocare ogni giorno da un traffico eccessivo e del tutto inadatto a quella stradina di campagna che è diventata la sola alternativa alla Montalese. La consigliera comunale Stefania Nesi ha chiesto la realizzazione di un passaggio pedonale sul ponte, il potenziamento del trasporto pubblico e una ulteriore collaborazione tra la Provincia e il Comune come per la strada Soprabure. Confcommercio parla di "territorio paralizzato per mesi" e ricorda come la chiusura del ponte sulla Bure e la mancanza di certezze sulla riapertura alimenta insicurezza nei residenti e negli imprenditori. Cinzia Cerdini, capogruppo della Lega: "E’ stata una serata di tensione e frustrazione" e riporta le proteste dei cittadini contro le promesse non mantenute della Provincia e la richiesta di impegni certi.

Giacomo Bini