
Il legale Ugo D’Amato; dietro Antonio Gammieri (Acerboni/fotoCastellani)
Pistoia, 22 luglio 2025 – È durato oltre due ore, nella mattina di lunedì, l’interrogatorio davanti al giudice per le indagini preliminari Luca Gaspari di Alessandro Gammieri, 41 anni, avvocato ed ex amministratore unico dell’Us Pistoiese 1921, e del padre Antonio Gammieri, 70 anni, commercialista, mai figurato nell’organigramma della società arancione ma spesso presente ’dietro le quinte’ societarie.
Entrambi accompagnati dal loro legale, l’avvocato Ugo D’Amato del foro di Napoli, sono comparsi davanti al gip del Tribunale di Pistoia per l’interrogatorio preventivo, un passaggio previsto dalla riforma della giustizia del ministro Nordio, che permette agli indagati di difendersi dalle accuse e di fornire la propria versione dei fatti prima che venga disposta una misura cautelare personale. L’indagine, lo ricordiamo, è quella che vede entrambi i professionisti accusati, secondo la ricostruzione dell’inchiesta diretta dal sostituto procuratore Chiara Contesini, di aver avuto parte attiva nelle vicende societarie culminate con il ’crac’ della Us Pistoiese 1921.
“Da parte dei miei assistiti c’è massima disponibilità a chiarire le proprie posizioni – ha spiegato l’avvocato Ugo D’Amato – Questa mattina (ieri per chi legge, ndr) si è svolto l’interrogatorio preventivo. Ad ora non sono arrivati avvisi di conclusione delle indagini, né misure cautelari. Siamo in attesa di un provvedimento e il giudice si è riservato la decisione. Quanto alla posizione di Antonio Gammieri, volevo chiarire che molti sono stati gli errori scritti dalla stampa. Come si saprà, infatti, il mio assistito era stato coinvolto nella vicenda del fallimento del Chieti calcio, insieme al cognato Walter Bellia, ma è stato assolto (nel 2023, ndr) ’per non aver commesso il fatto’”.
Questo passaggio arriva in seguito all’indagine portata avanti dalle Fiamme Gialle di Pistoia, che vede cinque indagati per bancarotta fraudolenta, emissione e utilizzo di fatture false, compensazione di crediti fiscali inesistenti e appropriazione indebita. Oltre ai due Gammieri, ci sono Maurizio De Simone, ex ’patron’ della Pistoiese e garante del Trust Orange; Matilda Jace, allora presidente ’fittizia’ e rappresentante legale dell’Us; Omar Vecchione, allora amministratore della Omav. Nei loro confronti sono stati disposti sequestri per circa un milione e settecentomila euro.
L’operazione, come detto, è stata condotta dai militari della Guardia di Finanza di Pistoia e dalla sezione di Polizia Giudiziaria della Procura di Pistoia, che la scorsa settimana hanno dato esecuzione a questo maxisequestro preventivo nei confronti della pregressa dirigenza orange. Già sequestrati beni, per circa 500mila euro: si tratta di due immobili e di un auto di lusso. Bloccati anche i conti correnti dei cinque indagati.
Maurizio De Simone, in particolare, si trova in carcere ad Avellino nell’ambito dell’indagine per un giro di fittizi crediti d’imposta per oltre trenta milioni di euro per lavori edilizi mai eseguiti legati al bonus facciate. Nella stessa vicenda giudiziaria sono implicati anche Omar Vecchione (che si trova ai domiciliari) e Antonio Gammieri.
albe-M.V.