MICHELA MONTI
Cronaca

Il Pacinotti senza dirigente, riparte il ballo. La protesta dei prof: "Siamo penalizzati"

L’ufficio scolastico regionale ha comunicato che è tra i plessi da affidare in reggenza. Il personale: "Noi una ruota di scorta"

La preside Margherita De Dominicis era stata la reggente

La preside Margherita De Dominicis era stata la reggente

L’istituto professionale "De’ Franceschi-Pacinotti" di Pistoia apre il nuovo anno scolastico ancora senza un dirigente titolare. Con una nota ufficiale dell’Ufficio scolastico regionale per la Toscana, diffusa lunedì primo settembre, la scuola di via Pacinotti è stata inserita nuovamente nella lista dei plessi da affidare in reggenza. I presidi interessati a coprire l’incarico aggiuntivo, che durerà fino al 31 agosto 2026, hanno tempo fino al 3 settembre per presentare la propria disponibilità via Pec all’Usr. La vicenda ha tenuto col fiato sospeso docenti e personale scolastico negli ultimi giorni di agosto. In un primo momento, infatti, l’istituto era stato assegnato a una dirigente proveniente dal Sud Italia, scelta che aveva suscitato proteste tra gli insegnanti, preoccupati per la continuità gestionale e la conoscenza del territorio. La dirigente designata ha però rinunciato a prendere servizio, costringendo l’Usr a rimettere mano alle assegnazioni. Dopo un breve ritiro dalla lista per tentare una nuova nomina, il "De’ Franceschi-Pacinotti" è così tornato ufficialmente tra le scuole in cerca di un reggente.

"Una situazione vergognosa, che mette gli insegnanti e tutto il personale del nostro Istituto nella condizione di lavorare nell’incertezza, senza la necessaria continuità dirigenziale", avevano denunciato nei giorni scorsi i docenti, sottolineando come la scuola avesse già cambiato tre presidi nell’ultimo anno scolastico. "Speravamo che la nostra scuola proseguisse anche per quest’anno con la reggenza della professoressa Margherita De Dominicis, che aveva assunto l’incarico ad aprile con grande senso di responsabilità. Invece l’USR ha deciso all’ultimo momento di cambiare, destinando al De’ Franceschi-Pacinotti un dirigente di cui non si conosce neppure la disponibilità a restare. È un provvedimento che ci fa sentire usati come la ruota di scorta dell’apparato burocratico".

I professori ricordano come il loro istituto sia "una scuola d’eccellenza, con innovazione tecnologica, didattica laboratoriale e un forte legame con il territorio e il mondo del lavoro", e giudicano "ingiustificato e discriminatorio" il trattamento riservato: "Perché proprio noi, con mille studenti, duecento tra insegnanti e personale Ata dobbiamo restare in balia dell’incertezza?".

M.M.