Il legale del figlio: "È stato lui a chiamare subito i medici del 118". Raffronto sul suo Dna

L’avvocato Francesco Stefani precisa: "Ruscio ha dato l’allarme". Proseguono gli accertamenti tecnici, prelevati campioni dell’indagato. Diverse le persone che sono state ascoltate in caserma dagli inquirenti.

Indagine dei carabinieri

Indagine dei carabinieri

Pistoia, 4 giugno 2023 – Sono giorni di polizia scientifica, di raccolta di elementi tecnici che andranno a confluire nell’autopsia sul corpo della signora Ottavina Maestripieri, 90 anni, trovata morta dal figlio di prima mattina, giovedì primo giugno. Dall’autopsia gli inquirenti si attendono la risposta al quesito più importante: come è morta Ottavina? E’ stata vittima di un malore fatale, che non le ha consentito nemmeno il tempo di chiedere aiuto, oppure dell’azione di terzi?

Ma prima di arrivare a mercoledì, come ci ha confermato l’avvocato Francesco Stefani del foro di Firenze, che assiste il figlio della donna, Patrizio Ruscio 60 anni, ragioniere, indagato per omicidio volontario, c’è una serie di piccoli, indispensabili, riscontri sugli accertamenti svolti e che devono essere a conoscenza degli inquirenti prima dell’esame, che si svolgerà nella giornata di mercoledì nella sala anatomica dell’ospedale San Jacopo, dove il corpo dell’anziana è stato trasferito giovedì scorso. Le indagini, dirette dai sostituti procuratori della Repubblica di Pistoia Leonardo De Gaudio e Linda Gambassi, sono condotte dai carabinieri del Reparto operativo del Comando Provinciale e della Stazione di Pistoia. Sono diverse le persone che, a margine della drammatica vicenda, e a vario titolo, sono già state ascoltate in caserma per chiarire vari aspetti e riscontrare quanto è stato dichiarato dal figlio di Ottavina nel corso del lungo interrogatorio davanti a entrambi i magistrati nel tardo pomeriggio, e fino a tarda notte, della stessa giornata di giovedì primo giugno.

Il figlio della donna è già stato sottoposto al prelievo del Dna. E’ anche per questo che ha ricevuto, già nella stessa giornata del ritrovamento del corpo della madre, l’informazione di garanzia emessa dalla procura della Repubblica, un atto dovuto che gli consente di nominare un proprio perito in previsione dell’esame autoptico e consente agli investigatori dei carabinieri di procedere ad accertamenti e sequestri.

Il Dna prelevato dal figlio della donna sarà quindi confrontato, in sede di autopsia, con eventuale materiale che l’anziana potrebbe avere sotto le unghie e con le ferite, superficiali, che il corpo presenterebbe e che hanno attirato l’attenzione del medico legale incaricato dalla procura che ha effettuato il primo esame del corpo.

E all’esame di mercoledì, al San Jacopo, Ruscio avrà infatti un proprio perito che il suo legale sta nominando in queste ore.

Patrizio Ruscio, sottoposto a misura cautelare per una indagine della Guardia di Finanza di due anni fa e per la quale non è ancora iniziato il processo, non attraversa un momento facile.

Ed è ancora il suo difensore, l’avvocato Stefani, che se ne fa interprete: "Il mio assistito – ci ha detto ieri pomeriggio il penalista fiorentino – è molto scosso e molto preoccupato, perchè si rende conto che la vicenda ha preso una piega che non è a suo favore. Ma vorrei ricordare – osserva l’avvocato Stefani – che la mattina del primo giugno è stato lui a chiamare il 118 e a sollecitare gli operatori perchè chiamassero le forze dell’ordine. Questo rafforza l’idea che ci sia buonafede di fondo, e mi fa essere fiducioso".