Segni sul collo dell’anziana morta. Il figlio sospettato di averla uccisa

Non convince la versione dell’uomo, già sottoposto agli arresti domiciliari per una tentata truffa allo Stato. Il sospetto del soffocamento, la Procura dispone l’autopsia. E mette l’appartamento sotto sequestro

Il condominio di via Monteverdi dove abitava Ottavina "Rita" Maestripieri

Il condominio di via Monteverdi dove abitava Ottavina "Rita" Maestripieri

Pistoia, 4 giugno 2023 - La telefonata al 118 è arrivata intorno alle 7,30 della mattina di giovedì. Una richiesta di intervento per un’anziana di 90 anni, Ottavina Maestripieri, trovata senza vita nel suo letto. A chiedere aiuto il figlio della donna che poco prima era entrato nel suo appartamento e aveva fatto la terribile scoperta. Fin qui una storia drammatica, come tante. Ma qualcosa da subito non ha quadrato e poco dopo, nell’appartamento di via Monteverdi a Pistoia, zona residenziale, appena fuori il centro storico, sono arrivati anche i carabinieri. Per il medico del 118 quel decesso era compatibile con un malore, una probabile crisi epilettica, ma per il medico legale intervenuto poco dopo c’era invece qualcosa che richiedeva un’attenzione maggiore: una ferita all’altezza del collo dell’anziana. Il pomeriggio stesso e fino a tarda notte, il lungo interrogatorio nella caserma dei carabinieri: a finire sotto torchio è stato il figlio della donna, Patrizio Ruscio, 60 anni, ragioniere, ora indagato per omicidio volontario. Una posizione delicata la sua: per quella visita in casa della madre, ha violato infatti la misura cautelare a cui è sottoposto dopo essere stato coinvolto, due anni fa, in un’indagine della Guardia di Finanza diretta dalla procura di Firenze, nella quale veniva ipotizzata una tentata truffa ai danni dello Stato per circa 15 milioni di euro, dopo il fallimento di sette società cooperative, dopo il quale sarebbe emerso un sistema di frode.

Sarà ora l’autopsia sul corpo dell’anziana a dare le prime importanti risposte. I sostituti procuratori Leonardo De Gaudio e Linda Gambassi hanno affidato l’incarico ai medici legali Stefano Pierotti e Walter Calugi, che la eseguiranno mercoledì mattina, nell’ospedale San Jacopo di Pistoia. Sono stati disposti gli esami istologico e tossicologico, ma anche i prelievi ungueali sulle mani della vittima: l’obiettivo è di capire se l’anziana abbia tentato di difendersi. E intanto è già stato prelevato il Dna del figlio, per un eventuale raffronto. Il lavoro degli inquirenti procede: i carabinieri del Reparto operativo del Comando Provinciale e della Stazione di Pistoia hanno posto sotto sequestro l’appartamento dell’anziana donna. Ed è in corso un inventario di ciò che potrebbe mancare: oro, gioielli, contanti. Non si esclude la pista della rapina. Mentre si analizza il cellulare di Patrizio Ruscio per ricostruirne gli spostamenti. "Il mio assistito ha chiamato subito il 118 per avere soccorso – chiarisce il legale di Ruscio, l’avvocato Francesco Stefani del foro di Firenze – e ha chiesto di fare intervenire le forze dell’ordine. Questo mi fa essere fiducioso nella sua buona fede".