
Il Consiglio di Stato respinge i ricorsi dell’ex presidenza. "Giustificati i provvedimenti della Prefettura" .
PISTOIAFiumi d’inchiostro, a ricostruire una questione e a motivare a un responso, infine il verdetto, inequivocabile: "La Sezione esprime il parere che i ricorsi riuniti debbano essere respinti". A pronunciarsi è il Consiglio di Stato ormai diremmo ‘confidente’ con una faccenda tutta pistoiese, quella della Fondazione Marino Marini, i cui travagli hanno interessato la giustizia amministrativa in più di un’occasione. Ultimo faldone da archiviare quello inerente due ricorsi straordinari al presidente della Repubblica proposti nel 2022 dalla ex presidenza Carnacini contro la Prefettura di Pistoia (per legge l’organo con responsabilità di controllo sulla Fondazione) per l’annullamento di due distinte delibere (nomina dell’organo di controllo dal parte del cda e modifica dello statuto dell’ente) più un altro, avanzato nel 2023, attinente l’iscrizione al Registro unico nazionale del terzo settore, accorpati per motivi di "connessione soggettiva e oggettiva" in un ricorso unico.
Nel parere definitivo appena pubblicato il Consiglio di Stato valuta come "giustificati" gli annullamenti delle delibere del vecchio cda decisi dalla Prefettura e "corrette" le valutazioni espresse anche in tema di nomina dell’organo di controllo, mentre ribadisce, a proposito di iscrizione al Runts, che "anche nella fase prodromica a detta iscrizione non possa ritenersi venuto meno il potere di vigilanza della Prefettura", sottolineando come l’iscrizione sia avvenuta in assenza delle necessarie modifiche statutarie. La disamina è lunga, i tecnicismi abbondanti, ma il senso è chiaro e depone anche stavolta in favore dell’operato della Prefettura pistoiese e quindi del legame Pistoia-Fondazione.
Che questo nuovo pronunciamento segni la parola ‘fine’ sulla vicenda non c’è molto probabilmente da aspettarselo, ma è indubbio che il nuovo corso della Fondazione con l’avvocato Andrea Niccolai possa aggiungere un nuovo elemento di serenità alla ‘navigazione’. Che è certamente lunga e impegnativa. Nel mucchio delle cose da fare, lo aveva chiarito a suo tempo lo stesso Niccolai sulle nostre pagine, la riscrittura di una convenzione tra Fondazione e Comune di Pistoia in particolare in merito all’uso di Palazzo del Tau e al futuro del Centro di Documentazione Marini, il monitoraggio dello stato di salute delle opere custodite in Corso Fedi, la possibilità di riaprire il museo al pubblico dopo i lavori seppure non in formula continuativa. E poi la digitalizzazione del patrimonio, la procedura inerente le autentiche e infine una mostra nei palazzi Fabroni e Buontalenti (dunque anche in collaborazione con Pistoia Musei) che tornasse a rendere visibili le opere del Tau per la durata dei lavori di adeguamento che dovrebbero partire a brevissimo. Insomma, un autunno che potrebbe preannunciare la riapertura di un dialogo con il maestro.
linda meoni