DANIELA GORI
Cronaca

Folla per l’ultimo saluto. Nel ricordo di Capecchi. Il dottore amato da tutti che ha unito due città

Moltissimi presenti alle esequie del dottore venuto a mancare sabato. Il toccante ricordo dei presenti: "Aveva qualità umane straordinarie".

Moltissimi presenti alle esequie del dottore venuto a mancare sabato. Il toccante ricordo dei presenti: "Aveva qualità umane straordinarie".

Moltissimi presenti alle esequie del dottore venuto a mancare sabato. Il toccante ricordo dei presenti: "Aveva qualità umane straordinarie".

In tanti hanno voluto essere presenti e portare l’ultimo saluto ieri pomeriggio al dottor Athos Capecchi nella chiesa di Santa Maria Assunta a Quarrata. Ex pazienti, donatori e volontari della sezione locale di Avis, membri dei Lyons club piana Quarrata Montale Agliana, il sindaco Gabriele Romiti, amici e conoscenti, si sono stretti in questo momento doloroso intorno alla moglie Elia Maria, alle due figlie, ai generi e ai nipoti, per manifestare il loro cordoglio. Malgrado il caldo e il periodo di Ferragosto, molti hanno anche lasciato il luogo di vacanza per partecipare in segno di riconoscenza ai funerali del medico che per anni è stato un cardine per la comunità, sia dal punto di vista strettamente professionale che culturale e umano.

Il medico quarratino si è spento sabato 16 agosto a 96 anni nella casa di via Larga, proprio nei pressi di quell’ospedale Caselli, ora dismesso, che lui nel corso della sua lunga carriera professionale aveva contribuito a trasformare in una struttura moderna e efficiente. Durante le esequie, celebrate da don Paolo Tofani, il presidente di Avis Quarrata Paolo Fabbri ha sottolineato la figura di alto spessore di Athos Capecchi, autorevole e allo stesso tempo sempre cordiale, che aveva conosciuto dal 1978.

"Prima come donatore e poi come dirigente associativo per me è stato una guida, e in un certo senso lo vedevo come un padre. Benché più volte mi avesse detto di chiamarlo per nome, io l’ho sempre chiamato dottor Capecchi, per il rispetto e l’autorevolezza che mi ispirava". Fabbri ha poi letto la lettera di un donatore: "Ci ha lasciato un dottore con la D maiuscola. Un dottore di altri tempi dove le visite erano più personali e meno frenetiche. Si svolgevano in un’atmosfera di calma, con il medico che dedicava tempo a conoscere il paziente, ascoltando le sue preoccupazioni e spiegando ogni aspetto della sua salute. Non c’erano schermi che separavano il dottore dal paziente, solo una scrivania, un divano e una conversazione sincera. Il dottore, con il suo camice bianco e un sorriso rassicurante, esaminava ogni dettaglio, non solo i sintomi fisici ma anche gli aspetti emotivi e sociali che potevano influenzare il benessere del paziente. Era un’epoca in cui la medicina si basava su un approccio umano, dove il rapporto di fiducia tra medico e paziente era alla base di ogni cura. Oggi, con i ritmi frenetici e la tecnologia che ha preso piede, molti rimpiangono quel tempo in cui la salute era gestita con più attenzione e umanità. Riposa in pace Dottore".

Parole di stima e cordoglio sono state espresse anche da Franco Baldi a nome dei Lyons club della Piana, di cui Capecchi faceva parte.

Daniela Gori