MAURIZIO INNOCENTI
Cronaca

Drago, ’nonna’ rinnovata. Cambio di rotta sui cavalli: "L’impegno sarà massimo"

Il rione di Porta Carratica è a digiuno di vittorie dal 2011, ma la grinta non manca. Francesconi: "Avversari forti, ci proveremo". Culatore: "Niente è impossibile".

Il rione di Porta Carratica è a digiuno di vittorie dal 2011, ma la grinta non manca. Francesconi: "Avversari forti, ci proveremo". Culatore: "Niente è impossibile".

Il rione di Porta Carratica è a digiuno di vittorie dal 2011, ma la grinta non manca. Francesconi: "Avversari forti, ci proveremo". Culatore: "Niente è impossibile".

di Maurizio InnocentiPISTOIAÈ difficile pensare al rione del Drago come alla "nonna" della Giostra. Porta Carratica è il rione più titolato: 23 giostre vinte, 18 successi nello Speron d’Oro. L’ultima vittoria, però, risale al 2011 con l’accoppiata Giostra e Speron d’Oro: da lì in avanti il Drago non è più riuscito a riportare il Palio in Porta Carratica. Sono passati 14 anni, tanti, troppi per in rione che in piazza è sempre stato quello contro cui dover fare i conti. In questo lungo periodo sono successi alcuni eventi che hanno modificato la struttura della squadra, Gino Culatore non corre più, Simone Gianni ha preso un’altra strada, altri cavalieri si sono accasati in altrove, con il risultato che il Drago è dovuto ripartire da zero e costruire un nuovo gruppo passando attraverso diversi cambiamenti.

Lo scorso anno il Drago ha chiuso la Giostra con 17 punti, pochi per poter pensare di essere competitivi, ma questo non ha scalfito l’orgoglio di un rione da sempre vincente. "Lo scorso anno il Cervo Bianco ha corso una Giostra bellissima – ammette Luca Francesconi, presidente del Drago – non era mai successo che un rione arrivasse a 27 punti. Per quanto ci riguarda ci siamo organizzati per fare il meglio possibile, ma arrivare a quei livelli non è facile".

Fiducia massima alla squadra dello scorso anno, ma cambio radicale dei cavalli per provare ad alzare l’asticella. "Sì, i cavalieri sono gli stessi – prosegue Francesconi –, ma i cavalli sono nuovi. C’era bisogno di rinnovare anche se i cavalli dello scorso anno sono sempre tutti con noi ma abbiamo provato ad avere soggetti migliori. Cosa bisogna fare per alzare il livello? Non bisogna sbagliare niente, né i bersagli, né la velocità, solo così possiamo competere contro un rione come il Cervo".

A guidare il gruppo c’è Gino Culatore, il re della piazza con 9 Speron d’Oro vinti, il cavaliere più amato anche dagli avversari. "Riuscire a battere il Cervo Bianco non sarà facile perché sono un passo avanti – dice Culatore – ma questo ci ha smosso l’orgoglio, non manca niente per poter competere, servono decisioni giuste fin da subito. Personalmente quando mi dicono che vincere è impossibile mi esalto ancora di più, ho uno stimolo maggiore a fare bene. Il Cervo ha fatto una grandissima Giostra ma non è detto che facciano sempre tre vittorie su tre, si può giocare diversamente sfruttando altre occasioni".

Gino Culatore manca al rione del Drago, ma manca anche alla Giostra perché è sempre bello vedere correre i più grandi. E’ proprio impossibile rivedere Culatore in piazza? "La voglia c’è – afferma Culatore – lo stimolo anche ma è mia figlia che non vuole che torni a correre. Se seguissi la mia testa direi che non è escluso che possa tornare, ma per il momento sono qui a dare una mano al rione ed ai cavalieri. Se vedessi qualcuno che non ha la voglia giusta allora tornerei subito, ma da noi tutti mettono il massimo impegno ogni giorno e per tutto l’anno".