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Mulas, vittoria in famiglia: "Presi King Rio per mio figlio. Dedico il palio a Leonardo"

Il fantino, reduce dal trionfo a Bientina, racconta i retroscena del successo "Che battaglia, sembrava di stare al MotoGp ma Adrian staccava troppo in fondo".

Il fantino, reduce dal trionfo a Bientina, racconta i retroscena del successo "Che battaglia, sembrava di stare al MotoGp ma Adrian staccava troppo in fondo".

Il fantino, reduce dal trionfo a Bientina, racconta i retroscena del successo "Che battaglia, sembrava di stare al MotoGp ma Adrian staccava troppo in fondo".

di Laura Valdesi

SIENA

"E’ stato davvero un palio molto combattuto. Continui sorpassi, sembrava di essere al Moto Gp. Solo che Adrian (Topalli che correva nel Puntone, ndr) staccava un po’ troppo in fondo". Così Silvano Mulas, detto Voglia, sintetizza il successo al palio di Bientina per i colori di Cilecchio che, per la cronaca, ha fatto il bis dopo la vittoria del 2024. Con lo stesso cavallo, King Rio, diverso solo il fantino: era Valter Pusceddu.

E’ cambiato il ’guidatore’ ma il risultato identico: un grande cavallo.

"King Rio sembra nato apposta per le piste piccole dove serve non un motore esagerato ma testa e precisione. Brillantezza nel riprendersi dopo ogni curva. Pensare che lo avevo comprato da Dino Pes per mio figlio Leonardo. Poi ci siamo accorti che si prestava a questi tracciati per cui, ancora non pensavo di venire a Siena, l’avevo venduto. Mi dispiaceva non valorizzarlo. Ha vinto il Memorial a Castel del Piano, nel 2024 a Bientina con Valter e adesso con me. Il proprietario è Ferruccio Valacchi".

Pensavi che avresti potuto ripetere l’impresa di Pusceddu?

"Ci speravo anche se era la prima volta che montavo a Bientina".

Tuo figlio sarà stato felicissimo.

"E’ venuto a Bientina a vedermi! Questo è il suo mondo nel senso che ha già fatto uno stage in Francia e il prossimo anno dovrebbe prendere la patente. Però lui farà il fantino da ippodromo, ha le carte per riuscirci. Consigli? Qualcuno lo posso dare".

A chi dedichi questo successo?

"Proprio a Leonardo. Ma un enorme grazie va anche a Pusceddu che quest’anno mi ha dato una grossa mano. Ho vinto la provaccia di Legnano per la stessa contrada in cui correva il palio. C’era anche lui a Bientina. Quando con un collega hai un rapporto per cui è contento quando vinci è molto bello. Certo non consueto".

E con Siena come la mettiamo?

"Sono qui e ci resto. Lavoro a testa bassa e vado avanti. Aspetterò il mio momento usando la testa nel senso che guarderò quando ci sono gli spazi giusti altrimenti meglio non montare. Non posso permettermi di fare un brutto Palio".

Attendi di tornare al canape: forse già ad agosto?

"Lo spero, ovvio, spetterà a me saper dimostrare. E aspettare, lo ribadisco, il momento giusto perché non si devono fare le cose a vanvera".