GIANLUCA BARNI
Cronaca

Pappe, medicine e coccole. Il canile, rifugio d’amore: “Cerchiamo volontari”

Al momento sono 160 gli amici a quattro zampe presenti nella struttura. Posto anche per i gatti fino a un massimo di quaranta: “Ma preferiamo le balie”. L’accreditamento Usl fondamentale: “Significa che chi opera qua sa cosa fare”

Alcuni degli ospiti del canile di Pistoia coccolati da una volontaria

Alcuni degli ospiti del canile di Pistoia coccolati da una volontaria

Pistoia, 2 settembre 2025 – Prima ancora dei sorrisi di Federica e Alessandra, ad accoglierti al Rifugio del Cane di via Agati a Pistoia sono gli occhioni di Giada, un bel meticcio marrone che si sta riprendendo da un lutto. La scomparsa del compagno di box, Kiro, è stato un colpo duro, difficile da metabolizzare da parte dell’animale da compagnia. “Ce ne siamo accorti subito – raccontano all’unisono Federica Ammannati, vice presidente dell’Enpa, l’Ente Nazionale Protezione Animali proprietario del Rifugio, che gestisce anche il Canile Sanitario comunale a fianco della struttura, e l’operatrice Alessandra Bonechi –: il suo volto ha cambiato espressione, le sue movenze si sono fatte più lente. È caduta in depressione, da cui si sta, pian piano, riprendendo. Per questo, dopo una scelta ponderata, le affiancheremo un nuovo compagno: in coppia vive meglio”.

Il Rifugio del Cane è una istituzione pistoiese, attiva dal 1950, di proprietà dell’Enpa dell’attuale presidente Rossella Ghelardini, accreditato dall’Usl Toscana Centro e convenzionato con i comuni di Pistoia, il capofila, Quarrata, Agliana, Serravalle Pistoiese, Montale, Marliana, Abetone, San Marcello Piteglio e Sambuca, ma anche con altri (tra questi, ad esempio, quello di Sesto Fiorentino). Si occupa di cani e gatti grazie a 11 dipendenti, tra amministrativi e addetti ai servizi, e a una trentina di volontari, oltre a un altrettanto numero di balie che danno una grossa mano ai mici. La direttrice sanitaria è il medico-veterinario, di origine ravennate, Alessandra Greco, trasferitasi dalle nostre parti per ragioni di cuore. Al Rifugio del Cane, o Canile che dir si voglia, si lavora 365 giorni all’anno, festività comprese: si accolgono i piccoli animali, si curano e si restituiscono alla vita, con le adozioni quand’è possibile.

Al momento sono 160 i cani presenti, mentre la capienza massima per i gatti è 40 (la responsabile di questi ultimi è Natalia Sciarrillo). “Per non fare stare in gabbia i gatti, la maggior parte, gli adottabili, sono affidati alle cure delle balie sparse sul territorio – sottolinea Federica, di professione farmacista –. Siamo alla continua ricerca di volontari, seri e motivati, che vengono formati nella struttura. L’accreditamento-Usl è importantissimo, perché significa che chi opera qua sa che cosa deve fare, sa come muoversi”.

Per mantenersi, il Rifugio utilizza i fondi stanziati dai Comuni e le donazioni dei privati. Di che cosa ha bisogno? “Premesso che avrebbe necessità di tutto – è sempre Federica a parlare – in primis è alla ricerca di cibo particolare: pappe e croccantini per i gattini, gastrointestinal e ipoallergenico per i cani. Siamo attivissimi: durante l’anno organizziamo manifestazioni e iniziative, raccolte alimentari tramite social, persone, negozi. E ancora cene, feste. La nostra squadra è affiatata”.

In questa zona di Pistoia, tra l’Ombrone e la superstrada, l’opera è meritoria e costante. “Se vedete un animale ferito o in difficoltà, la procedura è semplice: avvisate la Polizia Locale. Quest’ultima attiverà il servizio di recupero, la cooperativa La Spiga di Grano, che provvederà a portarcelo per le prime cure”.