"Commercio farlocco e rendite catastali altsiime: ecco le vere ferite di cui soffre la stazione. Ma nessuno ha la volontà politica di cambiare la situazione". È quanto sostengono Alberto Bozzi, residente e membro del Comitato La Stazione, e Luigi Sofia, consigliere comunale di Sinistra Unita per Pisa. E Bozzi avverte: "Non pensiate che voi che risiedete in quartieri del centro storico siate al riparo. Il fenomeno “Stazione” è già in pieno centro. Pisa diventerà tutta zona rossa?". Andando per gradi, ecco la questione commerciale come viene affrontata da Sofia: "Si sceglie scientemente di non voler governare i fenomeni, di non mettere mano a un piano del commercio, a un regolamento serio sull’extra-alberghiero, a una strategia per fermare la speculazione. Capisco i residenti, mi metto nei loro panni: hanno ragione a chiedere una zona rossa. Non sanno più cosa pensare, cosa domandare a un’amministrazione che potrebbe essere capace soltanto di rispondere schierando un militare armato per ogni mattonella".
Bozzi, invece, è favorevole alla zona rossa ma è d’accordo con Sofia sul fatto che "è urgente pianificare il commercio per ricostruire una rete oggi disarticolata. Firenze ha deciso che in 49 strade della città è il Comune a scegliere il tipo di attività commerciale da aprire. Lo ha fatto perché ha agganciato la pianificazione del commercio alla pianificazione urbanistica, e l’urbanistica è in capo solo ai Comuni. Qui a Pisa si continua a dare la colpa a Bersani, alle sue liberalizzazioni, quando lo stesso Bersani dette la possibilità ai Comuni di normare le liberalizzazioni. Come mai non si ha il coraggio di farlo a Pisa? Come mai la zona Stazione e le strade limitrofe sono diventate una sequela di fondi di stoccaggio merci? Perché è così, c’è poco da girarci intorno. Le merci si stoccano a Ospedaletto, non in centro".
Bozzi, che è stato anche consigliere comunale del PdCI, tocca il problema catastale: "C’è da rivedere i protocolli di affitto concordato, che non stanno in equilibrio con le rendite catastali degli immobili della zona. Al proprietario non conviene fare un contratto di affitto concordato. I palazzi quindi si riempiono di affittacamere, b&b che fanno pagare 350 euro a notte durante Lucca Comics. Perché una giovane famiglia dovrebbe venire qui? Paga di più di affitto, deve usare la macchina per comprare ciò che serve da vivere, poi non trova parcheggio ed è esposta a fenomeni di microcriminalità continua. La verità è che, se si vuole, le cose si cambiano. L’anagrafe condominiale è obbligatoria per legge. La si fa alla Stazione? Mi dicono di sì…".