ENRICO MATTIA DEL PUNTA
Cronaca

“Vigilanza privata nei lidi”. Misura in extremis dei gestori contro risse e atti vandalici

Stabilimenti divisi sul tema sicurezza. Tiozzo e Fontani: “Senza poteri adeguati, ultima spiaggia”. Il fronte del ’sì’: “Un guardiano funziona anche da deterrente: scoraggia i malintenzionati”

La veduta dall’alto del litorale pisano (foto Del Punta/Valtriani)

La veduta dall’alto del litorale pisano (foto Del Punta/Valtriani)

Pisa, 16 luglio 2025 – Vigilantes o non vigilantes. Il dilemma è servito tra ombrelloni e strutture balneari del litorale pisano, che in questi giorni si interrogano se ricorrere al fai da te per garantirsi un minimo di sicurezza. Il tema è piombato sull’estate pisana con gli ultimi avvenimenti, casi isolati sì, ma preoccupanti, del fine settimana: risse fuori dai locali, raid notturni negli stabilimenti da parte di gruppi di giovani e, da ultimo, il borsone trovato al bagno Costa Azzurra con due pistole, poi risultate armi sceniche, pressoché scacciacani (come confermato da fonti di polizia).

Un episodio «mai visto nella storia del litorale», dice Gianluca Tiozzo, presidente di Fiba Confesercenti. Secondo il rappresentante dei balneari, la discussione sui vigilantes privati è un tema annoso ma sempre attuale: «Se ne parla da anni», spiega, anche se «mettere tutti d’accordo è complicato».

Per Tiozzo i vigilanti non sono la soluzione: «Se anche le forze dell’ordine faticano, è difficile immaginare che una vigilanza privata possa fare di più». Ma la domanda vera è a monte: «Con quali poteri e autorità potrebbero operare? Parliamo di un’area, quella delle spiagge, che è privata ma aperta al pubblico», osserva.

Una soluzione, dunque, difficile da applicare. «Serve sicuramente un presidio più serio, come annunciato nei giorni scorsi anche per il Cep – aggiunge –. I vigilanti non hanno poteri adeguati: sono costretti a chiamare le forze dell’ordine, e questo lo facciamo già noi, che restiamo nelle strutture anche di notte». Quest’anno, però, per Tiozzo «abbiamo visto un po’ più di attenzione da parte delle forze dell’ordine. Gli episodi gravi dello scorso fine settimana, fortunatamente, sembrano isolati».

Qualcosa, in ogni caso, deve essere fatto, e forse anche in questa direzione va la riunione convocata da Confcommercio per lunedì prossimo.

La vigilanza privata resta, anche per Fabrizio Fontani, presidente del Sindacato Balneari Sib di Confcommercio Pisa, «un’ultima spiaggia» da non prendere in considerazione, almeno per ora. «Non sono personalmente d’accordo: la sorveglianza dovrebbe essere affidata esclusivamente alle forze dell’ordine. È compito dello Stato garantire la sicurezza di tutti, non di un’iniziativa privata. L’intenzione è di non arrivare a quel punto», spiega.

Tra gli imprenditori, però, c’è chi già la utilizza. «Dal 2016 ad oggi abbiamo sempre garantito un presidio notturno, e attualmente abbiamo un dipendente fisso», racconta Valerio Rossi, titolare del Bagno Florida.

«In passato avevamo un contratto con una società di vigilanza. Sono favorevole: è pur sempre una struttura, e non credo vada lasciata incustodita. Non tutti lo fanno. Accanto abbiamo la spiaggia libera, per cui preferiamo avere qualcuno che controlli anche per questo motivo. Qui c’è gente che prova a rubare – continua – o a mettere a soqquadro lo stabilimento, o a portarsi via qualche spicciolo. Un guardiano funziona anche da deterrente: scoraggia chi vuole compiere un furto. In giro c’è sempre qualcuno che ci prova».

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