Pisa, 17 settembre 2025 – Un nuovo video comparso su internet e pubblicato dal Partito Liberal democratico di Pisa mostra le fasi concitate del blitz pro-Pal dei collettivi studenteschi che ieri hanno interrotto una lezione al Polo Piagge dell’Università di Pisa, durante la quale il docente Rino Casella ha denunciato di essere stato colpito da un pugno.
Nel filmato si vedono gli attimi legati all’episodio più eclatante denunciato dal professore, che aveva raccontato: “Mi sono preso calci e pugni quando ho cercato di fare da scudo a uno studente picchiato solo per avere tentato di strappare di mano ai manifestanti una bandiera palestinese”. Al pronto soccorso i medici gli hanno stilato un referto con prognosi di 7 giorni, per “un colpo con edema al volto e una sindrome da stress emotivo post-traumatico”, come lui stesso ha riferito.
Le testimonianze sull’accaduto, il giorno dopo, restano numerose e confuse. Una studentessa presente in aula, contattata da La Nazione, ha raccontato: “Il professore si è scagliato per primo contro il gruppo di circa venti ragazzi fermandoli con le mani. Poi i pro-Pal hanno levato dalle mani il libro del professore e spento più volte il microfono, mentre lui cercava di andare avanti con la lezione”.
La ragazza ha aggiunto anche la sua versione della colluttazione con un giovane: “In quel momento il ragazzo è stato aggredito sì, ma con spintoni e non con veri e propri calci e pugni, tanto che nessuno si sarebbe fatto male”.
Nel video, che mostra solo una parte dei fatti, si vedono momenti di tensione tra i ragazzi e il professore, che si fionda in mezzo per sedare un principio di rissa che però non risulta evidente nelle immagini diffuse online.
Sempre da quelle immagini, non si vedono colpi di pugni o calci, ma si sente una delle attiviste rivolgersi al professore chiamandolo “sionista fascista”, mentre alcuni studenti contestano le modalità, definite “violente”, con cui i pro-Pal hanno occupato l’aula.
Sul fronte delle indagini, da ambienti investigativi si apprende che sono già almeno una ventina le persone identificate dalla Digos. Al momento l’ipotesi di reato è interruzione di pubblico servizio, a carico di soggetti appartenenti alla galassia dei collettivi studenteschi e già noti alle forze dell’ordine. Mentre le eventuali percosse saranno valutate solo una volta chiarita l’identità di chi avrebbe materialmente sferrato i colpi.
Sempre oggi, il Senato Accademico dell’Università di Pisa si è riunito in una seduta straordinaria per discutere dei fatti accaduti al Polo Piagge. “Il Senato Accademico – si legge nella nota dell’Ateneo – deplora quanto accaduto il 16 settembre, ripudia ogni forma di violenza nell’esercizio della libertà di manifestazione del pensiero e, in attesa del completamento delle indagini, esprime solidarietà al prof. Rino Casella. Ricorda la necessità di mantenere al centro dell’attenzione quanto sta accadendo a Gaza”.