
L’area del dipartimento di Chimica
Di necessità virtù ed all’insegna del pragmatismo e della massima ottimizzazione delle risorse. Il monumentale Dipartimento di Chimica si avvia ad essere messo sul mercato. Il complesso immobiliare compreso tra via Rustichello, via Nicola Pisano e via Risorgimento ha un’area di circa 9.500 mq a cui si aggiungono 6mila di area a verde, aratterizzata dalla presenza dell’edificio storico monumentale prospiciente via Risorgimento, realizzato negli anni ’30, da un fabbricato degli anni ’60 lungo via Rustichello, e da una resede che comprende l’area a verde lungo le mura storiche urbane di via Pisano. L’area dunque è super appetibile perché vicina al Santa Chiara, vicino ad altri plessi universitari ed a pochi metri da via Roma e quindi dalla Torre. "Nell’ultimo Cda abbiamo deciso di emanare in tempi ristretti, un avviso di manifestazione di interesse per capire se il mercato libero con soggetti privati o anche pubblici siano interessati a rilevare l’intero complesso". Lo conferma a La Nazione, il rettore Riccardo Zucchi. "E’ un passo necessitato dal sondare se l’immobile sia appetibile. Dopo di che, si potrà procedere a fasi successive come la richiesta di modificare la destinazione d’uso". Il complesso di cui stiamo parlando è in evidente stato di degrado anche strutturale (la stessa facciata monumentale presente crepe ben visibili dalla strada).
"La quasi totalità dell’area è vuota e non può essere più utilizzata se non con cospicui interventi di messa a norma e di ristrutturazione": fa presente Zucchi. La diligenza del buon padre di famiglia ricorda infatti che una casa abbandonata, si degrada molto più facilmente e presta il fianco ad esempio ad occupazioni abusive. Unipi ha messo in vendita, pochi giorni orsono, cinque cascinali per motivi simili: inutilizzati da tempo, troppo costosi ristrutturarli e troppo dispendioso il servizio di vigilanza e custodia. Unipi, però, sull’ex polo di Chimica aveva anche un altro progetto, un piano in realtà antecedente alla decisione del Cda che evidentemente annulla lo stesso piano. In un documento sui beni immobiliari di Unipi, si legge: "L’intenzione dell’Università, in stretta collaborazione con il Comune, è quella di predisporre un piano di recupero che preveda la cessione alla pubblica proprietà della fascia a verde lungo le mura storiche e la demolizione e ricostruzione del fabbricato lungo via Rustichello, separandolo fisicamente dalla parte monumentale. Il nuovo edificio potrà avere altre destinazioni, in particolare quella residenziale, e sarà alienato perché non più funzionale alle esigenze dell’Ateneo. Il fabbricato monumentale, invece, rimarrà di proprietà di Unipi". Zucchi aggiunge :"La manifestazione di interesse serve a verificare se ci siano uno o più soggetti interessati a rilevare anche la parte dell’edificio storico monumentale": precisa Zucchi. Unipi, sotto l’indirizzo del rettorato, si avvia a cambiare per i decenni a venire il tessuto urbanistico e socio-abitativo di una porzione considerevole di Pisa basti pensare al nuovo Polo di Biologia da 45 milioni di euro per una frequenza di oltre 2mila persone.
Carlo Venturini