ENRICO MATTIA DEL PUNTA
Cronaca

Studenti per la Palestina, giovedì corteo in piazza Garibaldi

"Siamo un gruppo di dipendenti Ingv, tra cui alcuni della sezione di Pisa, che ha deciso di farsi sentire sulla...

Gli studenti in piazza per i diritti della Palestina Qui una manifestazione delle scorse settimane (Foto Del Punta)

Gli studenti in piazza per i diritti della Palestina Qui una manifestazione delle scorse settimane (Foto Del Punta)

"Siamo un gruppo di dipendenti Ingv, tra cui alcuni della sezione di Pisa, che ha deciso di farsi sentire sulla gravissima situazione che si sta dipanando in Palestina". Così inizia la lettera che, il 30 luglio, un gruppo di ricercatori e ricercatrici dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia ha inviato al presidente, al Consiglio di amministrazione e al consiglio scientifico dell’ente.

L’iniziativa è nata dopo l’uccisione dell’attivista palestinese Awdah Hathaleen da parte di un colono israeliano in Cisgiordania. I dipendenti – oltre il 30% del personale, secondo i promotori – chiedono agli organi istituzionali di prendere una posizione netta, condannando "le ripetute, gravissime e documentate violazioni dei diritti umani da parte del governo israeliano, come attestato da organismi internazionali, Assemblea generale e Consiglio di Sicurezza dell’Onu".

Nel documento, oltre a una presa di posizione pubblica, si sollecita la sospensione degli accordi bilaterali Italia-Israele – compreso il bando Maeci – e l’adozione di principi etici interni per evitare rapporti di complicità con paesi e istituzioni coinvolti in aggressioni e conflitti condannati dalle Nazioni Unite. "L’Ingv, ente pubblico di ricerca, ha una responsabilità nella costruzione di una società civile democratica che rispetti i diritti umani", scrivono i firmatari.

Intanto giovedì alle 18, in piazza Garibaldi a Pisa, è prevista una nuova manifestazione promossa dagli Studenti per la Palestina a sostegno della Global Sumud Flotilla, l’azione internazionale che vede coinvolti oltre 44 paesi e centinaia di volontari impegnati a portare aiuti umanitari via mare a Gaza. Lo slogan annunciato dagli organizzatori è: "Se perdiamo contatto con la Sumud Flotilla, noi bloccheremo l’Europa". La mobilitazione segue anche le dichiarazioni del ministro della Sicurezza nazionale israeliano, Itamar Ben-Gvir, che ha presentato un piano per fermare la flotilla prevedendo la detenzione prolungata per gli attivisti e il sequestro delle navi.

"Mentre centinaia di attivisti si avvicinano alle coste di Gaza – scrivono gli organizzatori della manifestazione -, Israele porta avanti l’invasione via terra di Gaza City. É in questo momento, in cui l’occupazione si minaccia sempre più effettiva e in tutto il mondo nessuno è più disposto a rimanere in silenzio a guardare, noi possiamo sostenere l’azione della Global Sumud Flotilla e fare la nostra parte". EMDP