MARIO ALBERTO FERRARI
Cronaca

Stazione e Zona rossa : "Ok, ma non basta . Troppi abusivi attivi serve una vera svolta"

E Trolese attacca: "Spacciatori liberi di agire impuniti". Mentre il sindacato Fsp denuncia la mancanza di 50 agenti. "Anche le misure straordinarie rischiano di restare vuote nella sostanza".

"La Zona Rossa è un primo segnale, ma ora servono controlli mirati verso chi non rispetta le regole e danneggia gli imprenditori che lavorano onestamente". Anche Confcommercio Pisa plaude al ritorno della zona rossa nel quartiere stazione. L’associazione di categoria, parlando tramite il vicepresidente vicario Alessandro Trolese, ha accolto con favore il provvedimento che nei prossimi mesi dovrebbe portare più controlli tra via Gramsci e le zone adiacenti. "La proroga della Zona Rossa - dice - è una misura utile, che ha già avuto un effetto deterrente. Si tratta di un passo necessario per affrontare il nodo sicurezza ma deve essere accompagnato da controlli rigorosi su attività irregolari e situazioni di abusivismo nei condomini, che mettono a rischio l’incolumità pubblica e violano le norme su igiene e sicurezza". Secondo Trolese, servono azioni risolutive contro chi alimenta illegalità e violenza, a partire da "una trentina di spacciatori che agiscono indisturbati con arroganza e metodi aggressivi, anche contro donne e persone indifese. La sicurezza - conclude - deve essere al centro dell’agenda politica e delle forze dell’ordine".

Eppure, c’è anche chi storce il naso alla notizia dei nuovi controlli. Nel confermare "l’evidente criticità dell’area stazione in termini di sicurezza e degrado urbano", la segreteria provinciale della Federazione Sindacale di Polizia (Fsp) pone un altro interrogativo: "con quali risorse - si domanda il segretario pisano Lorenzo Cardogna - si intende garantire un presidio efficace e duraturo del territorio? La Questura di Pisa si trova da tempo a operare in un contesto tra i più complessi del Centro Italia, con carichi di lavoro elevatissimi, aggravati da una cronica carenza di organico". Parlando di numeri, Cardogna spiega che "rispetto alle reali esigenze operative del territorio, mancano almeno 50 unità, una situazione insostenibile che incide direttamente sulla funzionalità degli uffici, sulla qualità dei servizi e sul benessere psicofisico e familiare del personale". Nonostante i reiterati proclami in merito al potenziamento degli organici, la realtà è che, negli ultimi anni, non si è neppure riusciti a coprire il solo turn over, senza alcun effettivo incremento strutturale delle risorse umane.

Il risultato secondo la Fsp è "un ulteriore carico su un sistema già al limite, dove l’abnegazione del personale non può più supplire all’assenza di scelte strategiche e coraggiose da parte della politica". Ossia un immediato rafforzamento dell’organico senza il quale "anche le misure straordinarie rischiano di restare vuote nella sostanza e insostenibili nella pratica".

Mar.Fer.