GABRIELE MASIERO
Cronaca

Senato Accademico: "A Gaza una pulizia etnica"

Approvata durissima mozione: "Ripensare gli accordi con lo Stato ebraico". E poi la richiesta al Governo: "Revocare il Memorandum tra Roma e Tel Aviv".

Una manifestazione pro-Palestina

Una manifestazione pro-Palestina

A Gaza è "oggettivamente una pulizia etnica". Lo afferma una mozione approvata ieri dal Senato accademico dell’Università di Pisa che richiama i principi statutari dell’ateneo modificato nei mesi scorsi inserendo espliciti riferimenti "alla pace come valore fondamentale" che chiede di valutare attentamente qualunque collaborazione "anche già in essere con il Governo israeliano o con enti pubblici e privati israeliani". Ma anche "di interrompere gli accordi quadro con le università Reichman ed Hebrew". Nei mesi scorsi l’ateneo aveva modificato il suo statuto inserendo "espliciti richiami alla pace" e il documento approvato oggi ribadisce che "è necessario affermare con chiarezza che le collaborazioni accademiche e scientifiche, didattiche e di ricerca, con governi, istituzioni universitarie, enti pubblici o privati, dovranno essere pienamente conformi a tali principi".

La mozione denuncia infatti "gravi violazioni del diritto internazionale e di violenza sistematica esercitata per volontà del Governo israeliano nei confronti della popolazione civile di Gaza, con l’uso della fame e della gravissima precarietà sanitaria come strumento di guerra, che configura oggettivamente una forma di pulizia etnica". Infine, il Senato accademico "esprime sostegno ai colleghi israeliani che, con coraggio e determinazione, si oppongono alla guerra e alle politiche dell’attuale Governo di Israele, e vicinanza a tutti coloro che sono stati toccati dagli attacchi terroristici di Hamas", solidarietà "alla relatrice Onu Francesca Albanese, già allieva del nostro ateneo" e chiede al Governo italiano "di riconoscere lo Stato palestinese e di revocare il Memorandum tra Roma e Tel Aviv sulla cooperazione nel settore militare e della difesa", raccomandano il cda di ateneo "di confermare ed estendere i finanziamenti destinati all’apertura di corridoi umanitari per studiosi e studenti palestinesi e ad altre azioni rivolte a salvaguardare la cultura di questo popolo da un tentativo di annientamento indegno di ogni società che voglia definirsi civile".

Infine, la mozione "in risposta alle segnalazioni di Cambiare Rotta (organizzazione giovanile comunista) in merito a possibili infiltrazioni (il riferimento politico di Cambiare rotta è al ddl sicurezza, ndr) il Senato ribadisce che l’Università di Pisa è un luogo libero per l’espressione di idee e opinioni, nel rispetto delle istituzioni democratiche ma senza alcuna sudditanza verso il potere e considera la dialettica tra posizioni diverse un segno di ricchezza culturale e spirituale" attribuendo "massima importanza alla tutela del dissenso".

Gab. Mas.