
IL Comitato: "Siamo stati colpiti da questi importanti passaggi avvenuti in pieno periodo estivo. I servizi finora erogati dal consorzio sono garantiti dall’Asl fino al 31 dicembre. E dal 1 gennaio 2026 che succede?".
di Mario FerrariPISA"Cosa ne sarà dei diritti dei nostri figli, dei nostri diritti, alla luce di questo cambiamento?".
È questa la domanda che i Genitori Attivisti Pisa, gruppo che per mesi si è battuto per il servizio di assistenza specialistica agli studenti con disabilità delle scuole pisane, si fanno alla luce dello scioglimento della Società della Salute (Sds). Il consorzio della Asl, infatti, era l’organo che si occupava di erogare il servizio di assistenza alle persone e agli studenti con disabilità della zona pisana. Adesso, con il suo scioglimento, viene lasciato il posto a "tanti dubbi e incertezze per il futuro".
"Siamo stati colpiti da questi importanti passaggi effettuati in pieno periodo estivo - scrive in una nota Silvia Abbate, portavoce del gruppo Genitori Attivisti Pisa -. Perché (con tempistiche ragionevoli, in momenti dell’anno più regolari) avremmo preferito presenziare sotto i palazzi dove si è deciso, o anche peggio non deciso, il futuro dei nostri figli e di tutte le persone che hanno necessità dei servizi ‘disabilità e sociale’. Abbiamo ricevuto a ‘morsi e bocconi’ informazioni frammentarie qua e là; ma niente che possa darci una certezza su chi o cosa saprà rispondere ai nostri bisogni. Abbiamo telefonato - continua la nota - in via Saragat e ci è stato detto che saranno garantiti i servizi socio-sanitari. Poi abbiamo in tanti scritto ai nostri assistenti sociali, che sembravano saperne meno di noi. Ci è stato chiesto di inviare i moduli di conferma per le ore di ‘Assistenza Specialistica’ e la richiesta del servizio di ‘Trasporto Sociale’ e ci è stato poi detto che i servizi saranno garantiti da Asl sino al 31 dicembre".
Eppure, queste informazioni frammentate hanno suscitato nel gruppo diversi interrogativi. "Dal 1 gennaio cosa dobbiamo aspettarci? Dato che la scuola e i centri diurni continuano sino a giugno. Poi, come farà l’Asl già congestionata dalle numerose richieste, (lo viviamo sulla nostra pelle) a garantire e gestire tutti i grossi servizi, oltre i due citati in questo comunicato. E soprattutto da chi e come verranno poi gestiti ed erogati?".
Inoltre, Genitori e Attivisti segnalano una preoccupazione per la scelta della figura che guiderà i servizi disabilità e sociale’: "Ci aspettavamo - prosegue la nota - una persona con competenze specifiche e conoscenza diretta del settore, magari anche con esperienza personale della disabilità. Invece, si cerca un profilo puramente amministrativo. Ma chi garantirà il dialogo con gli enti, il monitoraggio dei servizi, l’ascolto degli utenti? Ancora una volta dobbiamo ricordarlo: i nostri figli, le nostre figlie, gli utenti tutti, non sono numeri. Sono persone, con bisogni reali e urgenti. Il gruppo chiede dunque un incontro con l’assessore Giovanna Bonanno per un "maggiore coinvolgimento come gruppo nelle future decisioni" e, se il Comune deciderà, "possiamo prendere l’impegno di costituirci ‘Comitato’".